Ripartono gli sgomberi degli immobili occupati nella Capitale. A scriverlo è Il Messaggero, secondo cui a ottobre partiranno i primi interventi che non sarebbero più rinviabili – spiega il quotidiano romano – dopo l’emanazione delle circolare Piantedosi, con cui il ministro dell’Interno pochi giorni fa ha ribadito la necessità di “dare ulteriore impulso all’attività di prevenzione e contrasto del fenomeno in argomento”.
Non appena di rientro dalle ferie, il neo prefetto di Roma Lamberto Giannini riconvocherà il comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico con un unico obiettivo: tornare a pianificare con una cadenza sistemica – e non quindi estemporanea o sporadica – un tabellino di marcia seguendo il piano già elaborato nell’aprile del 2022 dalla prefettura, quando sulla poltrona numero uno di Palazzo Valentini sedeva proprio lo stesso Piantedosi.
Secondo Il Messaggero nel piano non mancano alcune per cui new entry della lista dei 29 immobili da liberare (nel frattempo scesi a 27 dopo gli sgomberi di Valle Fiorita e viale delle Province) compariranno anche quegli immobili “cielo-terra” non esclusivamente trasformati dagli abusivi in alloggi di tipo abitativo, ma in spazi pseudoculturali se non addirittura di lucro. Occhi puntati, dunque, sullo Spin Time di via Santa Croce in Gerusalemme e sull’ex Maam (edifici che il Comune vorrebbe acquistare dai proprietari per sanare la situazione) e sul Museo dell’altro e dell’altrove, di via Prenestina.
In cima alla lista compare l’occupazione di via Lucio Calpumio Bibulo 13, immobile nel VII Municipio di proprietà della Loanka srl occupato dal 2005 e per cui è stato emesso un decreto di sequestro preventivo già nell’ottobre del 2019. Nel dicembre 2021 era stato chiesto un differimento dell’esecuzione del provvedimento di un anno, termine ormai abbondantemente scaduto. Tra le prime otto occupazioni cosiddette “storiche” rientra anche quella su area demaniale di via Napoleone III che fa capo a Casapound. Il decreto di sequestro, in questo caso, è del maggio 2020.