L’esercito israeliano entra a Gaya city. Onu: “Fermare carneficina, crescenti prove di genocidio”

Una Commissione d’inchiesta indipendente dell'Onu ha rilevato che le forze israeliane hanno compiuto "quattro dei cinque atti genocidi previsti dalla Convenzione del 1948"

“Abbiamo avviato un’intensa operazione a Gaza”. Così il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato l’inizio dell’operazione di terra a Gaza city, dove sono entrati i carri armati delle Idf. “Gaza sta bruciando” e “le Idf stanno colpendo le infrastrutture terroristiche con il pugno di ferro”, ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz.

“I soldati dell’Idf stanno combattendo eroicamente per creare le condizioni per il rilascio degli ostaggi e la sconfitta di Hamas. Non cederemo né torneremo indietro finché la missione non sarà completata”, ha aggiunto. Poi, durante una visita al quartier generale della 162ma divisione, i cui uomini stanno operando a Gaza City, ha rincarato: se Hamas non rilascerà gli ostaggi e deporrà le armi, la Striscia di Gaza “sarà distrutta”.

L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, ha condannato l’offensiva di terra di Israele contro Gaza City e chiesto la fine della “carneficina”, sottolineando le “crescenti prove” del “genocidio” in corso nell’enclave palestinese.

“Il mondo intero chiede a gran voce la pace. I palestinesi, gli israeliani chiedono a gran voce la pace. Tutti vogliono che questo finisca e quello a cui stiamo assistendo è una continua escalation che è totalmente e completamente inaccettabile”, ha detto Turk all’Afp. ”È assolutamente chiaro che questa carneficina deve finire”, ha aggiunto.

Gli investigatori indipendenti delle Nazioni Unite hanno accusato Israele di aver commesso un “genocidio” a Gaza con l’intento di “distruggere i palestinesi”, attribuendo la responsabilità a Netanyahu e ad altri vertici dello Stato. Nel nuovo rapporto, pubblicato a quasi due anni di distanza dall’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, la Commissione d’inchiesta indipendente ha rilevato che le forze israeliane hanno compiuto “quattro dei cinque atti genocidi previsti dalla Convenzione del 1948”, tra cui uccisioni, gravi danni fisici e psicologici e condizioni di vita mirate alla distruzione della popolazione.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di non aver parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu prima dell’inizio dell’operazione di terra a Gaza City. Rispondendo alle domande dei giornalisti prima di partire per la Gran Bretagna, Trump ha parlato dell’operazione e ha affermato di non sapere ancora se la appoggia: “Dovrò vedere, non ne so molto. Posso dire che se Hamas usa gli ostaggi come scudi umani, dovrà pagare un prezzo pesante”.

Trump ha ribadito il concetto dichiarando che ci saranno “grossi problemi” per Hamas se userà gli ostaggi israeliani come scudi umani. “Aspetteremo di vedere cosa succederà, perché ho sentito che Hamas sta cercando di ricorrere al vecchio trucco degli scudi umani e, se lo farà, si troverà in grossi guai”, ha detto Trump.

Netanyahu è un “criminale di guerra” che ha ”la piena responsabilità della vita dei suoi prigionieri nella Striscia di Gaza”. Così in una nota Hamas dopo l’operazione lanciata dalle Idf su Gaza City. Hamas ha accusato poi il presidente degli Stati Uniti Donald Trump di aver dimostrato “una palese parzialità nei confronti della propaganda sionista e doppi standard” e l’amministrazione americana di avere ”la responsabilità diretta” dell’escalation del conflitto con il suo sostegno a Israele.
“Il destino dei prigionieri dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza è determinato dal governo terrorista di Netanyahu”, ha affermato Hamas. “La distruzione sistematica e la campagna fascista di annientamento che Gaza sta subendo minacciano anche la vita dei soldati israeliani catturati”, ha aggiunto.

Il ministero degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha chiesto ”un intervento internazionale urgente ed eccezionale” per proteggere i civili e fermare l’invasione israeliana di Gaza City. Su ‘X’, il ministero ha anche riconosciuto come un “fallimento” i tentativi di fermare la guerra attraverso la diplomazia. “Il ministero esprime profonda preoccupazione per le dichiarazioni vanagloriose del governo di occupazione sull’inizio dell’invasione di Gaza City e per il pericolo che venga messa a repentaglio la vita di centinaia di migliaia di civili palestinesi, che rischiano di essere uccisi e sfollati”, afferma la nota.

”Il ministero chiede un intervento internazionale eccezionale per fermare questo grave crimine e arrivare a soluzioni politiche e diplomatiche che garantiscano l’immediata cessazione della guerra e dell’aggressione, la protezione dei civili, la prevenzione del loro sfollamento dalla Striscia, l’immediato rilascio di ostaggi e prigionieri e la distribuzione sostenibile degli aiuti”, aggiunge la nota.

A poche ore dall’inizio dell’operazione di terra, l’esercito israeliano ha preso il controllo del 40% di Gaza City. Lo hanno comunicato le stesse Idf, secondo le quali due divisioni hanno iniziato ad operare all’interno della città principale dell’enclave palestinese, mentre un’altra divisione assedia la città. “Avanziamo verso il centro” di Gaza City, ha confermato un responsabile militare israeliano. Secondo fonti mediche locali, citate dal sito di Haaretz, gli attacchi aerei e di artiglieria hanno già causato la morte di almeno 35 persone in città e il ferimento di oltre 40, mentre decine risultano disperse. Testimoni hanno riferito di migliaia di persone in fuga verso sud, sebbene le uscite dalla città siano bloccate e molti residenti abbiano trascorso la notte in strada, temendo che le loro case fossero colpite.

Funzionari militari hanno affermato che sono state create le condizioni per occupare la città e che l’operazione si allargherà nei prossimi giorni, seguendo il piano approvato dal governo. Molti riservisti sono stati chiamati a unirsi ai combattimenti e le Idf hanno reso noto che circa l’80% di coloro che hanno ricevuto la convocazione si è presentato in servizio.

Il portavoce delle Idf in lingua araba, Avichay Adraee, ha sostenuto che il 40% dei residenti di Gaza City è già stato evacuato. L’esercito ha distribuito volantini che invitano i residenti a spostarsi verso il sud di Gaza, con la scritta: “Se trovate questi volantini, vi trovate in una zona di combattimento pericolosa”. Alcuni di questi sono volati verso il sud di Israele.
Adraee ha inoltre dichiarato in un post su X che “account affiliati a Hamas e ai suoi portavoce stanno diffondendo immagini di volantini falsi” nella Striscia di Gaza ”perché vogliono usare la popolazione civile come scudo umano” e ”diffondere il veleno incitando all’odio”.

Le famiglie degli ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza hanno condannato l’offensiva di terra lanciata dalle Idf a Gaza City. ”Gli ostaggi e i soldati non possono essere sacrificati, insieme salveremo Israele”, si legge in una nota dell’Hostages and Missing Families Forum che ha annunciato che organizzerà, ogni sera a partire dalle 19.30 di oggi, una manifestazione davanti alla casa di Netanyahu a Gerusalemme.
“Le forze dell’Idf, sotto la guida di Netanyahu, hanno lanciato un raid su Gaza City ieri sera”, si legge nella nota del Forum. “Il capo di Stato Maggiore dell’Idf ha inoltre affermato che gli ostaggi vivi sono in immediato pericolo di vita e i morti rischiano di scomparire per sempre. La situazione è ormai segnata! Non ci sarà altro tempo per salvare i nostri fratelli e sorelle che languiscono nei tunnel da 711 giorni”, prosegue la nota.

Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid in un’intervista al sito di Ynet ha dichiarato che l’operazione israeliana a Gaza City ”non ha un obiettivo politico” e porterà all”’uccisione di ostaggi e soldati mandati lì a combattere”.

“Non ho mai sentito in tutti questi anni di un’operazione militare senza un obiettivo politico. Stanno mandando l’esercito a combattere lì, soldati e ostaggi verranno uccisi e nessuno capisce quale sia l’obiettivo”, ha affermato Lapid. “Un Paese non lancia un’operazione destinata a durare fino al prossimo anno senza definire gli obiettivi, ma con questo governo a quanto pare tutto è possibile”, ha aggiunto.

 

 

 

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