Nei primi sei mesi del 2025 sono stati effettuati 3.378 test per il virus che causa l’Aids, con 82 nuove diagnosi, pari al 2,4% delle persone testate. Un dato in crescita rispetto al 2024 quando i test erano stati comunque molti meno: 1.379 con 22 positivi, l’1,6%.
Risultati che preoccupano i medici dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani.
«La fascia più colpita per le nuove diagnosi di Hiv è quella tra i 20 e i 34 anni e il 10% riguarda under 25 — spiega Valentina Mazzotta, responsabile dell’Ambulatorio Counseling test e profilassi Hiv e Ist dello Spallanzani a Repubblica Roma — i ragazzi oggi si avvicinano presto al sesso, anche grazie ai social, ma senza ricevere un’adeguata educazione sessuale».