Alluvione Emilia Romagna, elicottero caduto a Lugo. Nuove evacuazioni

I componenti dell'equipaggio, 4 persone, portati negli ospedali di Bologna e Cesena. La premier Meloni rientra in Italia in anticipo dal Giappone

Un elicottero è caduto a Lugo, in Emilia Romagna, mentre il maltempo non dà tregua e le esondazioni provocano nuove evacuazioni nella regione, dove persiste l’allerta rossa. A causa dell’emergenza, la premier Giorgia Meloni rientrerà in Italia in anticipo dal Giappone dove, a Hiroshima, ha preso parte al G7.

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ELICOTTERO PRECIPITA A LUGO – Un elicottero della Eliossola decollato per un intervento alla linea elettrica è precipitato a Lugo. I componenti dell’equipaggio, 4 persone, sono stati soccorsi e portati negli ospedali di Bologna e Cesena. Non sono in pericolo di vita. L’elicottero era impegnato in una serie di verifiche relative all’interruzione delle linee elettriche nelle zone colpite dal maltempo.

RAVENNA – A Ravenna ”a scopo precauzionale, vista l’esondazione del canale Drittolo a Chiusa San Marco, comunicata dal Consorzio di Bonifica” il Comune ha disposto “l’evacuazione totale e immediata di Borgo Montone”. Lo comunica il sindaco di Ravenna Michele de Pascale. ”Per chi non dispone di luoghi dove ripararsi, è stato istituito come punto di accoglienza, presidiato da apposito personale e attrezzato per offrire vitto e alloggio: il Palacosta, in piazza Caduti sul Lavoro 13”.

In precedenza, in un altro post, il sindaco aveva spiegato che ”a scopo precauzionale, visto il peggioramento dei livelli idrici del canale Canala” il Comune di Ravenna ha disposto “l’estensione delle evacuazioni totali e immediate alla zona extraurbana a nord della via Romea dir delimitata a sud dalla via Romea dir, a est dalla Romea, a nord da via Fiumetto e a ovest dalla via Reale fino alla via Bagarina compresa”. ”Di conseguenza vengono chiuse anche la Romea dir dal quadrilatero dell’Autostrada fino alla rotonda degli Spedizionieri e la strada provinciale numero 1 verso Sant’Alberto dall’altezza di via Guiccioli”.

Si ricorda che è obbligatorio lasciare l’abitazione, fino a cessata esigenza. Passare parola. Per chi non è in grado di spostarsi autonomamente sarà disponibile un pulmino nel piazzale della chiesa di Sant’Antonio. Per chi non dispone di luoghi dove ripararsi, è stato istituito come punto di accoglienza, presidiato da apposito personale e attrezzato per offrire vitto e alloggio: il PalaCosta, in piazza Caduti sul Lavoro 13”.

Sono ”ore difficili, ore di intenso ininterrotto lavoro – ha scritto in un post su Facebook il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa – Sono, siamo rammaricati per i 6 deceduti e 1 disperso in provincia di Ravenna. Ma orgogliosi di aver salvato e soccorso migliaia di persone, con tutti i mezzi, elicotteri, anfibi, gommoni, sulle spalle. Non ci siamo mai fermati, rispettando alla lettera le responsabilità che la legge ci affida”.

FORLI’ – “I problemi più grossi che stiamo trovando, oggi, riguardano le strade e le frane. Il territorio è martoriato, al punto che basta poca pioggia e siamo punto a capo”. A tracciare il quadro della situazione in una delle province emiliane più colpite dall’alluvione è all’Adnkronos il prefetto di Forlì Antonio Corona.

“Si sta lavorando molto alacremente con la Provincia, che ha quasi l’esclusiva della viabilità del territorio. Ci sono strade impraticabili, situazioni non risolvibili nell’immediato, si studiano quindi soluzioni temporanee da adottare in considerazione dell’emergenza. Attraverso lo studio di una viabilità alternativa, percorsi che però vanno utilizzati con prudenza, tentiamo di fare uscire dall’isolamento le località interessate. Per ora non abbiamo un peggioramento della situazione, la vera grossa emergenza sono le strade perché senza comunicazione i problemi già grandi ingigantiscono”.

Non solo. “È prioritario raggiungere le cabine dell’elettricità, che si trovano in queste strade ormai inagibili. Ma la situazione sta migliorando – dice il prefetto – l’allerta rossa è dovuta al fatto che le piogge previste, che di per sé non rappresenterebbero un problema così grande, vanno a investire territori che sono già messi male. La combinazione della pioggia con un territorio martoriato fa diventare un verde automaticamente un rosso. Le previsioni meteorologiche dovrebbero concederci una tregua e abbiamo contatti con i sindaci, che sentiamo due volte al giorno, per definire di volta in volta gli interventi. C’è il problema dei rifornimenti alimentari, delle scuole da raggiungere. E non ci si può nemmeno lamentare troppo, perché se tutto questo fosse capitato durante la pandemia non immagino nemmeno come si sarebbe potuto intervenire. Certo, abbiamo i morti, sei quelli che ci risultano in provincia, migliaia le persone evacuate. Ma guardiamo avanti e lavoriamo senza sosta per riportare alla normalità un territorio oggi quanto mai in sofferenza”.

ALTO MUGELLO – Le numerose frane che si sono verificate nel territorio dell’Alto Mugello e sui rilievi appenninici determinano ancora la chiusura di strade e l’isolamento di diversi centri abitati. Lo comunica la Sala integrata di protezione civile della Città metropolitana e prefettura di Firenze nell’aggiornamento sulla situazione del maltempo in Alto Mugello, dove anche oggi è in corso l’allerta gialla per rischio idraulico e idrogeologico. I comuni maggiormente colpiti, viene ricordato, sono Firenzuola, Palazzuolo sul Senio e Marradi. Le piogge delle ultime 24 ore continuano ad aggravare la saturazione del suolo, per questo si rinnova l’invito ad evitare spostamenti e non raggiungere le zone appenniniche.

CDM– Intanto proseguono anche oggi i contatti tra il ministro Adolfo Urso e le istituzioni regionali, in particolare con l’assessore allo sviluppo economico dell’Emilia-Romagna Vincenzo Colla, e le organizzazioni delle imprese del territorio, per avere un quadro complessivo dei danni e delle necessità delle aziende nelle zone colpite. E’ quanto fanno sapere dal Mimit. Secondo quanto si apprende, un primo intervento a sostegno del sistema produttivo potrebbe prevedere, già nel decreto legge di martedì, una disposizione che renderebbe gratuita la garanzia del Fondo Centrale per le imprese e incrementerebbe la misura della garanzia rilasciata dal Fondo fino a percentuali massime consentite dalla vigente normativa dell’Unione Europea in materia di aiuti di Stato.

Si starebbero inoltre valutando, in un confronto con le associazioni imprenditoriali e con la Regione, anche altre misure di sostegno con focus alle Pmi e agli artigiani. Dal ministero filtra, inoltre, soddisfazione per la sospensione dei mutui da parte delle Banche per le imprese in difficoltà in questo momento di crisi straordinaria.

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