Covid Italia, Iss: “Mai chiesto 750 euro a tampone”

"Accuse su costo test destituite di ogni fondamento"

“‘Sono destituite di ogni fondamento” le notizie secondo le quali “l’Istituto superiore di Sanità (Iss) avrebbe chiesto un finanziamento alla Protezione civile nella fase iniziale della pandemia di ‘750 euro a test'”. Lo precisa, in una nota, l’Iss.

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L’Istituto superiore di Sanità, in particolare – si legge nella nota – oltre a non aver chiesto mai chiesto ‘750 euro a test’: “Non ha mai ricevuto la somma prevista dall’articolo 6 dell’Ordinanze Ocbpc n 640/2020, prevista tra l’altro anche per coprire i costi della sorveglianza epidemiologica;” e “nella prima fase della pandemia l’Iss, con proprie risorse ordinarie, ha processato oltre 5.000 campioni di cui 3.000 provenienti dalla sola Regione Lombardia e non gli ‘800’ di cui si parla sulla stampa”.

L’Iss, inoltre, ricorda che: “I costi effettivamente sostenuti dall’Istituto nella prima fase della pandemia comprendono materiali per l’esecuzione dei test, dispositivi di protezione individuale per il personale addetto, materiale monouso e potenziamento dei macchinari; in una prima fase della pandemia non esistevano test commerciali – sottolinea – e venivano quindi realizzati con protocolli in house sviluppati in aderenza a quelli previsti dall’Organizzazione mondiale della Sanità”.

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