L’attore statunitense Robert Blake, che ha interpretato il folle assassino Perry Smith nel film “A sangue freddo” (1967) e il popolare detective Tony Baretta nella omonima serie tv del 1975-78 prima che un clamoroso processo per omicidio a Hollywood distruggesse la sua carriera, è morto all’età di 89 anni giovedì 9 marzo nella sua casa di Los Angeles. Da tempo soffriva di malattie cardiache. Per il ruolo di Tony Baretta, Robert Blake – pseudonimo di Michael James Gubitosi, italoamericano di seconda generazione – aveva ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali un Emmy Award (1975) e un Golden Globe (1976).
Blake esordì come baby attore nella serie cinematografica “Simpatiche canaglie” recitando in 40 episodi (1939-1944) come Mickey Gubitosi. Oltre ad apparire in numerosi telefilm, ha recitato anche in una quarantina di titoli sul grande schermo: da “La città spietata” del 1961 a “Ucciderò Willie Kid” del 1969, fino all’ultimo film, “Strade perdute” (1997) di David Lynch.
La notte del 4 maggio 2001 Bonny Lee Bakley, moglie di Blake da sei mesi e madre di sua figlia, venne colpita mortalmente da due colpi di pistola a bruciapelo mentre era seduta nella loro auto dopo che avevano cenato da Vitello’s, un ristorante italiano a Studio City, in California. L’attore si difese dichiarando di essere rientrato, al momento dell’uccisione, nel ristorante per recuperare un revolver che aveva dimenticato. Quasi quattro anni dopo, compreso un anno trascorso in prigione, una giuria ha assolto Blake dall’omicidio di Bakley e lo ha dichiarato non colpevole anche per aver sollecitato una ex controfigura (che aveva incontrato per la prima volta sul set del telefilm “Baretta”) a uccidere sua moglie. “Se volete sapere come si fa a spendere 10 milioni di dollari in cinque anni, chiedetemelo”, disse l’attore ai giornalisti dopo il verdetto. “Ero un uomo ricco. Ora sono al verde”.
Durante il processo Bakley si rivelò un’artista della truffa che aveva decine di pseudonimi, aveva ingannato centinaia di uomini e si era già sposata 10 volte. Blake l’aveva sposata nel novembre 2000 dopo che un test del Dna aveva confermato che era lui il padre della loro figlia, Rosie (Bakley aveva detto che il padre era Christian Brando, figlio di Marlon Brando).
Blake, tuttavia, è stato ritenuto responsabile della sua morte in una causa civile e gli è stato ordinato di pagare 30 milioni di dollari ai quattro figli di Bakley. Nel 2006 dichiarò bancarotta e non recitò mai più.