San Pietroburgo, omicidio Tatarsky riclassificato come ‘atto terroristico’

Ferite 40 persone, tra cui tre bambini

Gli inquirenti russi hanno riclassificato il procedimento penale sull’omicidio del corrispondente di guerra Vladlen Tatarsky (Maxim Fomin) come “atto terroristico”. Lo ha scritto su Telegram il Comitato investigativo della Federazione Russa. “Sulla base dei risultati delle prime azioni investigative, il procedimento penale sull’esplosione nel caffè di San Pietroburgo è stato riclassificato secondo la parte 3 dell’articolo 205 del codice penale della Federazione Russa (atto terroristico)”, afferma il rapporto.

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Sono 40 in tutto le persone rimaste ferite nell’esplosione. Lo riferisce stamani l’agenzia russa Tass, riportando un comunicato del ministero della Salute di Mosca secondo cui “a causa di un incidente in un locale di San Pietroburgo 40 persone hanno avuto bisogno di assistenza medica, compresi tre minorenni”. Stando a quanto reso noto, 25 persone restano in ospedale, cinque delle quali in condizioni “gravi”.

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