La Russia ha preso il controllo di Marinka, nell’Ucraina orientale, coronando una fase offensiva nella guerra. Lo sostiene il ministro russo della Difesa, Sergei Shoigu, citato dai media russi. “L’insediamento di Marinka”, nel Donetsk, “è stato completamente liberato”, ha detto Shoigu al leader russo Vladimir Putin durante un briefing.
L’annuncio di Shoigu arriva dopo l’ennesima giornata caratterizzata dai raid aerei di Mosca. Le forze armate ucraine affermano di aver abbattuto 28 droni kamikaze russi dei 31 che, denuncia Kiev, sono stati lanciati nelle ultime ore dalla Crimea. I russi “hanno attaccato l’Ucraina con 31 droni Shahed e due missili – si legge su Ukrinform che rilancia notizie diffuse dall’Aeronautica di Kiev – E 28 droni Shahed 136/131 sono stati abbattuti nelle regioni di Odessa, Kherson, Mykolaiv, Donetsk, Kirovohrad e Khmelnytskyi”. Le forze ucraine, riporta ancora Ukrinform, affermano di aver abbattuto anche due missili e due jet russi, “un Su-34 nella regione del Donetsk e un Su-30 Sm sul Mar Nero”.
I caccia di Mosca negli ultimi giorni sono stati colpiti con una certa regolarità. E’ di due giorni fa la notizia relativa all’abbattimento di altri 3 velivoli Su-34. Il portavoce dell’aeronautica di Kiev Yuri Ihnat ha descritto l’abbattimento dei jet come una “operazione brillantemente pianificata”. “Era da un po’ di tempo che non c’erano Su-34 nelle nostre statistiche” sui risultati raggiunti, ha aggiunto, citando il modello come uno degli aerei più moderni della Russia per bombardamenti e altri assalti.
Da Mosca, arrivano news relative alla distruzione di F-16, come riferiscono le forze armate ucraine. Kiev, però, definisce l’aggiornamento una bufala: gli aerei non sono ancora a disposizione dell’Ucraina. “Entro la fine della giornata diranno di averne abbattuti altri. E entro la fine dell’anno diranno di aver distrutto due squadroni”, ironizza Yuriy Ignat, portavoce delle forze armate ucraine.