(ANSA) – BRESCIA, 23 FEB – “È abbastanza chiaro che il
processo è animato ma non per il tribunale e al tribunale non
interessa. Chiedo un profilo basso”. Così il giudice di Brescia
Luca Tringali, dopo un confronto tra accusa e difesa, nelle
prime battute del processo a carico di Lanfranco Cirillo,
ribattezzato l’architetto di Putin per i suoi legami con il
leader russo. L’uomo è accusato di reati fiscali.
Cittadino russo iscritto all’Aire, per le autorità italiane
Cirillo è latitante in quanto su di lui pende un mandato di
cattura internazionale.
Nei giorni scorsi la Cassazione ha annullato il sequestro da
141 milioni di euro tra beni mobili e immobili. Oltre a Cirillo
sono imputati anche sua moglie e Adriano Gafforini, ritenuto
dagli inquirenti il suo factotum italiano e attualmente ai
domiciliari proprio per l’inchiesta fiscale e poi Alberto
Guerini e i cittadini russi Anna Novitscalia e Vladimir
Krutskikh, accusati a vario titolo di concorso nei reati
fiscali. (ANSA).
Inizia processo all’architetto di Putin, in Italia è latitante
E a Brescia il giudice richiama subito le parti, 'toni bassi'
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