(ANSAmed) – BELGRADO, 02 FEB – La seduta straordinaria del
parlamento serbo dedicata alla crisi del Kosovo, alla quale è
intervenuto in apertura il presidente Aleksandar Vucic, è
degenerata in tumulti e incidenti in aula. La tensione è salita
progressivamente dopo l’apertuta del dibattito e i primi
interventi critici dei deputati dell’opposizione nazionalista,
che con cartelli e striscioni accusavano Vucic di
‘capitolazione’ dinanzi all’Occidente, ‘tradimento’ e di aver
accettato l’indipendenza di Pristina con il piano europeo.
Vucic, seduto sotto la presidenza, ha a lungo replicato alle
accuse, rinfacciando a sua volta le forze di opposizione di
essere state responsabili – quando erano al governo negli anni
passati – di aver favorito la secessione di Pristina.
Tra urla e cori da stadio, si è sfiorato lo scontro fisico
quando alcune decine di deputati dell’opposizione hanno cercato
di avvicinarsi al presidente, con tono minaccioso. ‘Siete solo
degli hooligan che avete portato il Paese alla rovina”, ha
gridato il presidente, sostenuto dagli applausi dai banchi della
maggioranza.
In precedenza Vucic, rispondendo alle osservazioni
dell’opposizione che chiedeva di conoscere il contenuto del
piano europeo – aveva detto di non essere venuto in parlamento a
illustrare il piano e a chiedere un sì o un no a tale testo, ma
di aver voluto illustrare la difficile situazione in cui si
trova la Serbia, e le pesanti conseguenze per il Paese in caso
di rifiuto di tale documento.
“L’opposizione non ha argomenti validi e crea incidenti
mostrando la sua vera natura di nemico del Paese”, ha detto
Vucic nel frastuono infuocato dell’aula. Dopo una decina di
minuti di alta tensione, nell’aula è tornata la calma, e il
dibattito sul Kosovo dovrebbe proseguire. (ANSAmed).
Kosovo: tumulti al parlamento serbo, ‘Vucic traditore’
Incidenti in aula. Opposizione nazionalista, 'no a ultimatum'
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