(ANSA) – ROMA, 16 GIU – Mentre si trovava a bordo del suo
scooter, nella zona di via Labaro a Roma, andò a sbattere contro
un muro a causa delle buche sull’asfalto e morì sul colpo.
Vittima del tragico schianto Luca Tosi Brandi di appena 20 anni.
Per questa vicenda, avvenuta nel dicembre del 2018, oggi il gup
Paola Della Monica ha rinviato a giudizio per omicidio stradale
il rappresentante legale e il responsabile della sorveglianza
della ditta che si sarebbe dovuta occupare della manutenzione
della strada. Il processo è fissato per il primo giugno 2022.
“Ci troviamo di fronte ad una pronuncia di portata storica –
commenta l’avvocato Domenico Musicco, legale di parte civile
della famiglia Tosi Brandi e consulente legale dell’Associazione
vittime incidenti stradali, sul lavoro e malasanità -. Non era
mai accaduto prima infatti che i tecnici della manutenzione
stradale venissero rinviati a giudizio con un’accusa di omicidio
stradale. Significa che l’ipotesi di una responsabilità non solo
oggettiva di chi ha in carico la messa in sicurezza dell’asfalto
merita quantomeno un processo. Stiamo assistendo ad un radicale
cambio di mentalità anche nella magistratura, che non considera
più responsabili degli incidenti soltanto chi circola, ma anche
chi deve occuparsi della sicurezza delle strade. Per le vittime
questa rappresenta già una grande vittoria”. (ANSA).
Morì per buche a Roma, in due rinviati a giudizio
Per omicidio stradale. Responsabili ditta manutenzione strada

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