Oro e bronzi, all’Etrusco lo sfarzo dei principi di Palestrina

Tornano al pubblico dopo 8 anni, con nuovo allestimento

(ANSA) – ROMA, 22 SET – Coppe d’oro e d’argento, gioielli, sofisticate armi da grande parata. Ma anche tanti oggetti in prezioso avorio, ricchi utensili in bronzo, carri, persino un trono regale interamente ricoperto da lamine di bronzo.
    Magnificenti e regali tornano visibili al pubblico dopo più di otto anni al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia i corredi principeschi del tombe di Palestrina. E il nuovo modernissimo allestimento, nelle sale della adiacente Villa Poniatowski, rende merito alla ricchezza di un patrimonio d’archeologia tanto prezioso quanto forse ancora poco conosciuto da grande pubblico.
    Conosciuti come la Tomba Barberini e la Tomba Bernardini, i due straordinari corredi, tra i più ricchi mai scavati, con oggetti che arrivano dalla Fenicia, dalla Grecia, dalla Siria, appartengono entrambi al Periodo Orientalizzante e risalgono più o meno all’inizio del VII secolo a.C., circa quindi 2.700 anni fa: “Parliamo di principi, ma forse si trattata di re – spiega il direttore del museo, Valentino Nizzo – sicuramente dei guerrieri, come indicano anche le bellissime spade”.
    Monarchi che nella loro sepoltura, così come doveva essere stato in vita, si potevano circondare “da quanto di meglio e di più bello c’era allora a disposizione nel mondo Mediterraneo.
    Quello che si vede qui è quello che c’era nei palazzi dei grandi monarchi di allora”. E così ricchi e potenti i principi di Palestrina dovevano esserlo diventati esercitando con grandi capacità il controllo del territorio, delle vie di transito e delle risorse legate a queste terre e a queste strade. Tanto da potersi poi circondare di uno sfarzo se possibile anche più esuberante dei loro vicini Etruschi sull’opposta sponda del Tevere. Scoperte entrambe alla fine dell”800, le due tombe sono entrate nella collezione del Museo Etrusco sin dai primi del ‘900. Dopo il furto dei gioielli Castellani, nel 2013 si decise di metterli al riparo. Il nuovo allestimento, con vetrine all’avanguardia anche per la sicurezza, ha consentito di riportarli in esposizione. A partire da venerdì 24 settembre villa Poniatowski torna ad aprire le sue porte ogni venerdì, fino alla fine di ottobre al mattino e al pomeriggio, poi solo il pomeriggio dalle 15 alle 18. (ANSA).
   

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