(ANSA) – ROMA, 17 GEN – L’infanzia non rassicurante, con il
mare minaccioso e il cielo scuro, secondo Alberto Savinio ne
L’isola dei giocattoli (1930), l’immaginario onirico e
spiazzante che evoca Freud ne La science des rêves (1950) di
René Magritte, e poi la visione reale ma al tempo stesso
interiore de I sassi (1938) di Fausto Pirandello, il realismo
popolare ed erotico della Ragazza sul golfo (1933) di un
giovanissimo Renato Guttuso, l’intensità dolente dello Studio
per Vecchia seduta (1930) di Otto Dix. È una mostra concepita
per esaltanti contrasti “Una storia nell’arte. I Marchini tra
impegno e passione”, allestita a Roma all’Accademia di San Luca
negli spazi di Palazzo Carpegna dal 18 gennaio al 22 aprile.
A cura di Fabio Benzi, Arnaldo Colasanti, Flavia Matitti e
Italo Tomassoni, con il coordinamento di Gianni Dessì,
l’esposizione delinea per il visitatore la vicenda storica e
umana di Alvaro Marchini e della sua famiglia, vissuta tra
imprenditoria (nel campo dell’edilizia), politica (Marchini,
comandante partigiano e medaglia d’argento della Resistenza, è
stato cofondatore della società che editò L’Unità, organo del
Pci) ma anche arte, con un’instancabile attività nel
collezionismo e con la fondazione a Roma della galleria La Nuova
Pesa, punto di riferimento per generazioni di artisti.
Articolato in 130 opere (77 sono gli artisti), il percorso
propone una narrazione visiva capace di documentare molti degli
stili e delle tematiche sviluppatisi nell’arte dal ‘900 a oggi,
con molti pezzi importanti tra dipinti e sculture, e una sezione
dedicata a foto storiche con alcuni dei principali protagonisti
della cultura del nostro Paese. (ANSA).
Una storia nell’arte, la passione della famiglia Marchini
All'Accademia di San Luca 130 opere e 77 artisti dal '900 a oggi

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