“Non sono qui in vacanza, non ho scelto la Roma per la bellezza della città. Sono qui per lavorare “, ha detto Josè Mourinho – lo Special one – il nuovo allenatore dell’As Roma che ha firmato un contratto con la società giallorossa per i prossimi tre anni.
È arrivato in Campidoglio in giacca nera e maglia bianca, dopo aver fatto una visita ai musei capitolini, per presentarsi alla stampa e ha spiegato perché ha scelto il club capitolino: “Delle volte il tempo non esiste nel calcio, ma in questo caso sì perché quello che la proprietà vuole non è il successo oggi, ma una situazione sostenibile per il futuro. I Friedkin stanno facendo le cose con passione”. Su Dzeko, invece, la risposta è secca: “Non parlo di Edin con voi e chi sarà il capitano lo sapranno prima i giocatori e la società”.
La conferenza stampa si è tenuta nel cuore della Città eterna, a Terrazza Caffarelli, davanti a quasi centro giornalisti e trasmessa in 50 paesi nel mondo. Mourinho ha detto che la sua idea è “semplice: tutto quello che non è al 100 per cento non va bene”. “Devo ringraziare i tifosi perché la reazione al mio contratto con la Roma è stata eccezionale. Mi sono sentito subito in debito perché l’accoglienza è stata davvero emozionante”, ha esordito. “Devo di certo ringraziare per la fiducia il club, la società, la famiglia Friedkin ma l’accoglienza dei tifosi è stata fantastica, mi ha colpito”, ha concluso. “Non voglio la Roma di Mourinho ma la Roma dei romanisti. Io sono uno di loro, uno in più, niente di più. La ‘Roma di Mourinho’ non mi piace”.
Sui giocatori adesso a sua disposizione: “Siamo felici di avere giocatori in Nazionale, che sta facendo molto bene e che ha il 50 per cento di possibilità di tornare da campione d’Europa. È un orgoglio”, ha detto a proposito di Bryan Cristante e di Leonardo Spinazzola. “Sono i miei giocatori, siamo tutti felici”.
Però, ha detto rivolgendosi al direttore generale Tiago Pinto, seduto al suo fianco, “mi dispiace ma abbiamo bisogno di un terzino sinistro”. E su Zaniolo: “Dobbiamo capire, dobbiamo comunicare, analizzare. Ho una squadra tecnicamente fantastica, che mi piace molto, con tanto talento e passione. Zaniolo ha un talento fantastico come altri all’interno della squadra, sappiamo cos’è successo sugli infortuni, dovremo trovare all’interno della dinamica della squadra il suo habitat naturale”.
E ha poi aggiunto: “Dicono che non sono più al top? I miei ultimi 3 club: scudetto col Chelsea, 3 coppe col Manchester United, una finale col Tottenham. Quello che per me è un disastro, magari qualcuno non lo ha mai fatto nella vita”. Fra tre anni, conclude l’allenatore della Roma José Mourinho, “mi immagino la squadra che festeggia qualcosa”.