Omicidio Willy: attesa per la sentenza della Cassazione

Potrebbe mettere la parola fine alla vicenda giudiziaria sull'omicidio del 21enne di Paliano, ucciso a calci e pugni nella notte tra il 5 e 6 settembre 2020 in piazza a Colleferro

Il murale dedicato a Willy Monteiro Duarte all'università Roma Tre.

La corte di Cassazione di Roma oggi potrebbe mettere la parola fine alla vicenda giudiziaria sull’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne di Paliano ucciso a calci e pugni nella notte tra il 5 e 6 settembre 2020 in piazza a Colleferro.

Sono quattro gli imputati, tutti condannati a pesanti pene detentive. Il 4 luglio 2022, la Corte d’assise di Frosinone si era pronunciata con una sentenza di condanna all’ergastolo per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, i due esperti di Mma di Artena, pena poi ridotta a 24 anni nel processo di secondo grado. Condanna a 21 anni, invece, per Mario Pincarelli e a 23 anni per Francesco Belleggia. Gli ultimi due, secondo le ricostruzioni, quella notte, davanti al locale “Due di Picche” di Colleferro, fecero partire la lite che poi ha portato all’omicidio di Willy.

Il giovane cuoco italo-capoverdiano che quella sera intervenne per aiutare un amico, venne  dopo il lavoro, era uscito per qualche ora con gli amici e stava rientrando a casa. Lui non aveva partecipato a nessuna lite, ma si trovò davanti i due fratelli che lo pestarono a sangue: morì dopo alcune ore di agonia. La corte d’appello di Roma il 12 luglio 2023, conferma l’impianto accusatorio ma riconosce ai fratelli bianchi le attenuanti generiche condannandoli a 24 anni e confermando le condanne a 23 e a 21 anni per Francesco Belleggia e Mario Pincarelli. La corte d’appello attribuisce una responsabilità “omogenea” al gruppo dei quattro, che forse non aveva la volontà di uccidere, ma di accettare il rischio che l’evento morte potesse accadere.

Nella sentenza si legge che “l’aggressione inizia con il violento calcio sferrato da Bianchi Gabriele al petto di Duarte Willy Monteiro Duarte con tecnica da arti marziali e con potenza tale da sospingerlo di schiena contro un’automobile parcheggiata, al quale segue un pugno sferrato sempre da Bianchi Gabriele, al momento in cui il giovane tenta di rialzarsi”. Poi è la volta di Marco Bianchi che, “in sinergia con il fratello, colpisce con un calcio al livello del collo e poi con un pugno il Cenciarelli” Samuele “intervenuto in difesa di Willy e poi lo stesso Willy con calci e pugni”. I giudici si sono detti convinti che Belleggia e Pincarelli “si affiancano da subito ai fratelli Bianchi e colpiscono Willy con un violento calcio alla testa (Belleggia) e con calci e pugni (Pincarelli) quando ormai Willy era a terra inerme”. Oggi, quindi, la Cassazione potrebbe mettere la parola fine alla vicenda giudiziaria, o riaprirla.

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