A Roma fino a 20 giorni di attesa per una cremazione

Ama apre a un tavolo con imprese funebri

cimitero Flaminio
cimitero Flaminio

Quindici o venti giorni per una cremazione, un paio di giorni per una tumulazione o inumazione: e’ quanto avviene a Roma e soltanto a Roma.

“Una situazione simile non c’e’ in nessuna altra parte d’Italia”, spiega Marco Aquilini, vicepresidente nazionale di Federcofit, federazione delle imprese funerarie. A Milano o Napoli si va dalle 48 ore per cremare una salma alla chiusura della pratica nella giornata dei funerali per le tumulazioni.

Per questo si e’ tenuto un incontro tra gli operatori privati, rappresentati da Federcofit, e Ama, azienda capitolina che gestisce il ciclo dei rifiuti ma anche i servizi cimiteriali nella Capitale.

“Ci siamo congratulati con il nuovo direttore dei Servizi funebri e cimiteriali dell’Ama, Vitaliano De Salazar, e lo abbiamo invitato ad aprire un tavolo di concertazione per riqualificare i servizi resi al cittadino: vogliamo mettere in campo la nostra professionalita’, anche coinvolgendo le altre federazioni, perche’ sia affrontata una volta per tutte la situazione romana che e’ carente in termini di tumulazioni, cremazioni, affido ceneri e pratiche”. Tra i nodi principali che andrebbero sciolti c’e’ quello legato alla procedura autorizzatoria per la cremazione, oggi la pratica – come stabilito dal contratto di servizio tra l’azienda capitolina e il Campidoglio – e’ gestita da Ama, la quale deve riferirsi all’ufficiale di stato civile presso l’anagrafe capitolina. Secondo il vicepresidente di Federcofit, invece, “sarebbe auspicabile che, come avviene in tutte le altre citta’ italiane, possa essere la stessa agenzia funebre, alla quale si rivolge la famiglia, a esplicare la pratica presso l’ufficiale di stato civile”.

Per questi motivi, al tavolo di concertazione che andra’ a costituirsi, e’ attesa la partecipazione anche di un rappresentante di Roma Capitale. Tra circa una settimana, Ama dovrebbe convocare il primo tavolo di confronto con le principali federazioni nazionali del settore, spiegano dalla Federcofit.

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