A24-A25,chiesto processo per vertici Strada dei Parchi

La società si difende, 'correttezza assoluta' di Berardino Santilli

Strada dei Parchi A24 A25
Strada dei Parchi A24 A25

Sotto inchiesta in quattro tribunali abruzzesi in merito allo stato della sicurezza e alla manutenzione dei viadotti delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25, ma la concessionaria Strada dei Parchi continua a dirsi estranea ai fatti contestati dichiarandosi fiduciosa nell’operato della magistratura.

E’ di ieri la richiesta di rinvio a giudizio dei vertici della societa’ del gruppo industriale abruzzese Toto da parte della Procura di Sulmona per le infrastrutture che insistono su quel territorio: le ipotesi di reato iscritte dal procuratore capo, Giuseppe Bellelli, nel fascicolo sono inadempimento nei contratti di pubbliche forniture – per i 16 viadotti del territorio – attentato alla sicurezza dei trasporti, oltre ad altri reati minori.

Sulle due arterie ci sono oltre 356 viadotti, dai piu’ grandi ai piu’ piccoli e 3.600 piloni. All’Aquila nell’udienza dello scorso 3 novembre il Gup ha concesso l’incidente probatorio che era stato richiesto da SdP: il 3 dicembre dovrebbe essere affidato l’incarico. Anche a Pescara c’e’ stata la richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura e il prossimo 14 novembre il Gup dovrebbe decidere.

A Teramo si e’ ancora nella fase delle indagini preliminari. Intanto Sdp ha avviato un contenzioso con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per il rinnovo del piano economico finanziario (Pef), fermo al 2012, che tra le altre cose prevedere un maxi progetto di messa in sicurezza sismica con un investimento di oltre 6 miliardi di euro, di cui 4 pubblici (come da legge di stabilita’ del 2012 varata in seguito al terremoto dell’Aquila del 2009), il controllo delle tariffe e l’allungamento della concessione. Sul Pef sono stati nominati ben tre commissari. Per la procura di Sulmona, le richieste di rinvio a giudizio riguardano il consigliere di amministrazione della holding del Gruppo Toto, Cesare Ramadori, gia’ ad di Sdp (oggi ne e’ il presidente), Igino Lai, responsabile di esercizio di Sdp, e Gianfranco Rapposelli, ad di Infraengineering, altra societa’ del gruppo specializzata nella progettazione. Sdp sottolinea “come si intenda replicare a Sulmona quanto e’ gia’ stato oggetto di indagini altrove, con identiche accuse di cui e’ gia’ stata accertata l’insussistenza”.

Si ribadisce l’assoluta correttezza dell’operato dei dirigenti di Sdp e di Infraengineering, e la sicurezza delle infrastrutture. Come dimostrato “dalle molteplici prove di carico eseguite recentemente svolte con il controllo del MIT e sotto la supervisione dell’Universita’ La Sapienza di Roma e dell’Universita’ de L’Aquila, e come pure appurato dal collegio peritale nominato dal TAR del Lazio nell’ambito di un accertamento preventivo richiesto da Strada dei Parchi”.

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