Acli di Roma: bilancio dell’Ottobrata sociale

Al  teatro Umberto premiate le iniziative delle  imprese.  Per la presidente Borzì le ‘’buone pratiche’’ aiutano il rilancio della Capitale

È un primo bilancio dei risultati ottenuti nel sociale, ma anche una panoramica delle attività organizzate per l’inverno: le Acli di Roma hanno raccontato la loro ottobrata di impegno nel sociale lunedì scorso nel Teatro Umberto, con uno spettacolo comico e musicale.

La serata ha chiuso la IV edizione dell’Ottobrata solidale, che durante tutto il mese di ottobre ha visto la realizzazione di 13 eventi dedicati al sociale: tra un’intervista e un video, tra un siparietto del comico Dado e un medley dei Cugini di Campagna, c’è stata la consegna dei “telai solidali”, riconoscimenti a imprese ed organizzazioni particolarmente sensibili. Tra queste, le Acli hanno premiato Carlo Petagna, amministratore delegato di Sorgente SGR, insieme a Amedeo Piva, presidente del Centro Regionale S. Alessio – Margherita di Savoia per i ciechi, per aver contribuito al “Piano Freddo” per il 2018.

L’iniziativa, frutto della collaborazione con il I Municipio, Acli e Croce Rossa di Roma, ha contribuito ad alleviare i disagi dello scorso inverno. “Speriamo che sempre più realtà imprenditoriali possano seguire il nostro esempio” – ha commentato Carlo Petagna, mentre Amedeo Piva ha spiegato che i locali di via Dandolo a Monteverde, messi a diposizione dei senza tetto l’inverno scorso, fa parte del fondo istituito da Sorgente SGR per gestire al meglio il patrimonio immobiliare del Sant’Alessio.

Intervistata dalla presentatrice Rai Benedetta Rinaldi, la presidente delle Acli di Roma e provincia Lidia Borzì ha sottolineato l’importanza delle “buone pratiche” per aiutare la rinascita della Capitale attraverso una rete di aiuti e organizzazioni. “Il nostro impegno, che si basa sulla collaborazione di più di quaranta associazioni, non basta però a squarciare il velo caduto sulla città – ha rilevato Borzì – è necessario avere maggiore cooperazione dalle istituzioni”.

Tante le iniziative raccontate dalla presidente con l’aiuto dei video proiettati. C’è il progetto “Generare futuro”, che ad esempio promuove le competenze e i talenti dei giovani per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro recuperando le abilità manuali, mentre “il cibo che serve” si occupa di reperire generi alimentari per contrastare lo spreco. Il Punto Acli Famiglia, inoltre, è un riferimento sul territorio per i più piccoli e i loro genitori, agli immigrati infine viene offerto un percorso di formazione per una migliore integrazione nella società.

Proprio la componente educativa assorbe molte delle attività delle Acli di Roma, associazione cristiana dei lavoratori nata settanta anni fa che conta 40 mila soci insieme a tante organizzazioni affiliate. Non manca l’impegno contro le mafie ormai infiltrate nel Lazio e nelle periferie romane e la vicinanza agli anziani.

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