Il prezzo del latte è crollato, i pastori sardi sono scesi in piazza, le aziende sono in crisi.
Gli allevatori hanno deciso di attuare una protesta di enorme simbolismo: hanno versato latte in strada. Il gesto ha rianimato l’interesse per una situazione di estrema difficoltà del settore.
Chi sostiene che agricoltura e zootecnia sono settori assistiti e quindi i pastori hanno torto a lamentarsi dovrebbe fare un giro intorno al mondo.
Mario Sechi, titolare di List, in un commento per l’Unione Sarda, ricorda infatti che gli Stati Uniti, campioni del libero mercato, spendono oltre 20 miliardi di dollari all’anno in favore dei ‘’farmers’’, che l’amministrazione Trump per proteggere le aziende agricole dagli shock della guerra dei dazi con la Cina ha istituito un fondo speciale di 12 miliardi di dollari. Inoltre il valore degli asset del Farm System americano è di oltre 329 miliardi di dollari.
Le grandi nazioni sostengono l’agricoltura e la zootecnia perché portano vantaggi indiretti inestimabili: è essenziale per il territorio, l’ambiente, la distribuzione demografica interna, la sicurezza, il cambiamento climatico, il paesaggio, la ricerca scientifica e l’identità di una nazione. Cosa sarebbe l’Italia senza i suoi alimenti tipici? E che cosa sarebbe la Sardegna senza la sua agricoltura, senza i suoi pastori? Un deserto, materiale e ideale, afferma amaramente Sechi.
Per Sechi la storia del latte versato sulla strada di Abbasanta va proiettata nel grande scenario del ridisegno dell’ordine mondiale, del negoziato sul commercio tra Stati Uniti e Cina. L’anno bellissimo del premier Giuseppe Conte non ci sarà perché il mondo non è quello che si desidera , ma quello che c’è la fuori. ‘’Il governo – rileva – ha scelto la Protezione ( reddito di cittadinanza n.d.r.), ma in tempi di crisi se casca la Produzione si apre il baratro. Su 60 milioni di abitanti, in Italia solo 23 milioni sono occupati. Abbiamo il tasso di partecipazione al lavoro più basso d’Europa. Eppure la Sardegna ha condizioni ideali per fare bene: posizione geografica, qualità del clima, ambiente, intelligenza…