È tornata la protesta dei trattori a Roma. Questa mattina 23 mezzi hanno sfilato lungo la via Aurelia da Torrimpietra, arrivando fino a piazza Irnerio, dove si è svolto un sit in. Secondo quanto si apprende, nel corso della manifestazione non si sono verificate criticità.
I motivi sono gli stessi dello scorso anno: agricoltura penalizzata dalla concorrenza delle multinazionali e dalla burocrazia, costi di produzione alti, nessun intervento sul grano, problema delle alluvioni. La protesta e’ la prima del 2025 su Roma e il ‘corteo’ e’ arrivato nella Capitale per assenza di risposte da parte delle istituzioni. “Da un anno non e’ cambiato niente, stanno facendo i progetti all’estero”, ha detto ai giornalisti Salvatore Fais, socio fondatore di Agricoltori Italiani, “basti guardare il progetto Mattei, dove il nostro ministro ha firmato per portare in Italia il 30% di prodotti fatti in Africa. Senza nulla togliere ai Paesi del Terzo Mondo, pero’ noi non ci possiamo permettere una concorrenza sleale autorizzata dal nostro Ministero e da Coldiretti, un’associazione che dovrebbe tutelare i propri tesserati”. Se il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, non dovesse rispondere, ha avvertito, “rinforzeremo il presidio di Torrimpietra portando piu’ Trattori e iniziando manifestazioni anche piu’ duramente rispetto all’anno scorso. Anche noi abbiamo fatto esperienza, lo scorso anno sono stati bravi a dividerci, quest’anno non so se riusciranno”, conclude.