Iniziato stamattina sgombero Area F del campo rom di Castel Romano. Lo scrive su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi. “Un altro passo in avanti per superamento e chiusura dei campi a Roma. Già chiusi Camping River, Foro Italico e Schiavonetti. A buon punto per Barbuta e Monachina, liberati del 70 per cento rispetto al 2017”. Una trentina le persone presenti sul luogo, anche dei minori, che sono stati accolti dal personale della sala operativa sociale per l’avvio delle procedure legate alle esigenze alloggiative.
Intanto, accogliendo le proposte lanciate da residenti e Associazione 21 luglio, nei giorni scorsi alcune famiglie (15 persone), sono state accolte in abitazioni dell’edilizia residenziale pubblica. A breve se ne dovrebbero accogliere altre.
“Secondo le intenzioni del Comune di Roma – scrive l’Associazione 21 luglio – l’area F di Castel Romano doveva già essere sgomberata il 10 settembre scorso. Per scongiurare tale azione, Associazione 21 luglio, ravvisando un comportamento discriminatorio delle autorità capitoline, si era rivolta alla Commissione Europea e all’Ufficio Nazionale Anti Discriminazioni Razziali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il 31 agosto gli abitanti dell’insediamento, in una manifestazione organizzata in Campidoglio e supportata da Associazione 21 luglio, hanno presentato pubblicamente la loro proposta in una missiva indirizzata alla sindaca Virginia Raggi: «L’idea – veniva riportato nella lettera – nasce leggendo con attenzione la Memoria di Giunta n.38 da lei firmata il 9 luglio 2020 dove, parlando di noi, prevede per il nostro sostegno all’abitare la misura della “riserva ERP del 15% degli alloggi”. Trenta delle nostre famiglie hanno già fatto domanda di “casa popolare” e questo strumento, già praticato con successo dalla Giunta leghista di Ferrara quando, lo scorso anno, ha dovuto chiudere un campo rom, consentirebbe semplicemente, senza corsie preferenziali e in maniera assolutamente legale di accelerare il nostro accesso negli alloggi dell’edilizia residenziale pubblica. Molte delle famiglie residenti potrebbero così uscire dall’Area F di Castel Romano da subito, entrando, come è nel loro diritto, in una casa popolare”.
La giunta Raggi, accogliendo la proposta delle famiglie dell’area F e replicando su Roma il modello di intervento praticato a Ferrara, ha quindi optato, come previsto dall’art.13 del Regolamento della Regione Lazio n.2 del 20 settembre 2020, attingendo dalle “riserve ERP” a sua disposizione per iniziare il collocamento delle sole famiglie firmatarie del “Patto” e poste in un’area che sarà presto liberata.