Al via i test di accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso. Ieri si è partiti con quella di Veterinaria: diecimila iscritti per 890 posti; domani è la volta di Medicina: più di 65mila candidati per 13.072 posti.
Un problema che potrebbe aprirsi è quello di coloro che avrebbero voluto partecipare ma non possono farlo perchè in isolmento, anche solo per un contatto con un positivo.
“Si informa che il Ministero dell’Università e della Ricerca, vista la presenza di candidati destinatari dei provvedimenti sanitari di prevenzione del Covid-19 che non potranno sostenere le prove di accesso programmato, ha provveduto ad avvisare i Ministeri competenti al fine di verificare ogni eventuale possibile gestione delle suddetta situazione”, si legge nel sito del ministero dell’Università. Il problema è dunque ben presente.
La prova d’ingresso a Veterinaria era composta da 60 domande a riposta multipla da risolvere in 100 minuti. Quest’anno gli studenti non effettuano il test d’ammissione a Veterinaria nell’ateneo indicato come prima preferenza ma nell’università più vicino al loro indirizzo di residenza, misura pensata per evitare gli spostamenti tra le regioni.