Alatri: due persone si presentano dai carabinieri, “sappiamo che ci state cercando”

Sono otto le persone sospettate di essere coinvolte nell'omicidio di Thomas Bricca, il 19enne ucciso da un colpo di pistola sparato da due uomini in sella a uno scooter lunedì sera in via Liberio

La piazza di Alatri, in provincia di Frosinone, dove è stato colpito da uno sparo Thomas Bricca.

Sono otto le persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio di Thomas Bricca, il 19enne di Alatri morto dopo 48 ore di agonia, ucciso da un colpo di pistola sparato da due uomini in sella a uno scooter lunedì sera in via Liberio.

Del gruppo fanno parte anche i due giovani che, ieri sera si sono presentati spontaneamente ai carabinieri per sostenere la loro totale estraneità ai fatti.  Secondo quanto si apprende i due avrebbero detto ai militari: “Sappiamo che ci state cercando”. Il pm della procura di Frosinone Adolfo Coletta li ha sentiti, ma senza prendere provvedimenti restrittivi. In seguito alla morte del giovane è cambiata l’ipotesi di reato, passata da tentato omicidio e lesioni a omicidio volontario.

Intanto gli investigatori continuano a cercare elementi utili per aggiungere al fascicolo anche i nomi degli indagati. Al momento l’inchiesta è contro ignoti, dato che chi ha sparato, insieme a un complice, nel parcheggio tra via Circonvallazione e il passaggio pedonale di via Liberio, dove Bricca era fermo a parlare con tre coetanei suoi amici, ha agito indossando un casco integrale.

Uno o più colpi di pistola sono stati esplosi in quello che sembra essere stato un vero e proprio agguato malavitoso, durato pochissimi secondi, tanto veloce da ritenere certo che i due avessero ricevuto da fiancheggiatori sul posto, le indicazioni utili per individuare il gruppo di giovani da colpire. Le telecamere all’ingresso del parcheggio hanno registrato l’arrivo dello scooter con gli assassini e la loro fuga. L’intervallo di tempo tra un passaggio e l’altro è brevissimo, un minuto o poco meno. Gli investigatori, quindi, non sono solamente sulle tracce della persona che ha fatto fuoco con una pistola, ma ovviamente, anche dei complici. Sarebbero almeno quattro le persone su cui si stanno concentrando le attività di indagine sul filone che porterebbe all’ipotesi più marcata dello scontro tra gruppi di giovani.

Il movente più probabile è legato allo spaccio della droga, e potrebbe essere lo stesso all’origine delle risse di sabato e domenica scorsi in viale Duca D’Aosta, a poche decine di scalini da dove il 19enne è stato mortalmente ferito. Questa pista investigativa porterebbe direttamente a una delle maggiori centrali di spaccio della provincia: quella del Casermone a Frosinone. Sono decine ormai le persone ascoltate dai carabinieri del reparto operativo di Frosinone che indagano e setacciano i tabulati telefonici, alla ricerca di tracce digitali. Si rafforza inoltre l’idea che gli aggressori abbiano sparato nel “mucchio” senza il pieno convincimento di uccidere qualcuno, e in particolare Thomas Bricca, ma accettando il rischio che ciò potesse accadere.

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