L’albero di Natale in Vaticano, una tradizione che risale al 1982

Venerdì l’inaugurazione del gigantesco abete di 113 anni a San Pietro, che ha sollevato le proteste degli ambientalisti. Fu Giovanni Paolo II a volere il primo albero

Vaticano Albero di Natale a San Pietro
Albero di Natale a San Pietro

Ha sollevato un polverone l’albero di Natale in Vaticano, e questo perché è stato asportato un esemplare di 113 anni. Nel pomeriggio di venerdi 10 l’inaugurazione ufficiale, con le maggiori autorità vaticane. Ma questa è una tradizione radicata, che va avanti dal 1982.

Risale infatti a quell’anno la consuetudine di allestire un albero a San Pietro. Un’iniziativa che fu avviata per volere di papa Giovanni Paolo II, che quell’anno aveva ricevuto in dono un abete da un contadino polacco portato dall’uomo fino a Roma. Da allora è tradizione che ogni anno ogni regione europea porti in dono un gigantesco abete proveniente dai propri boschi per essere poi issato al centro della piazza, accanto al presepe anch’esso offerto ogni anno da una diversa località del mondo.  Anche quest’anno l ‘albero verrà spento il giorno della solennità del battesimo del Signore, la domenica successiva alla festa dell’Epifania, che secondo il calendario liturgico conclude il tempo di Natale.

L’albero di Natale di quest’anno arriva da Andalo, in Trentino, nel comprensorio Dolomiti Paganella. E’ un maestoso abete rosso o peccio (Picea abies) di circa 28 metri, della Gestione Forestale Sostenibile del Gruppo Territoriale PEFC Trentino certificata. A gestire l’installazione è il Governatorato, l’ente che sovrintende alla gestione della Città del Vaticano. Per l’abete, come per il presepe, l’illuminazione sarà realizzata solo con led. A partecipare alla cerimonia d’inaugurazione, l’arcivescovo Fernando Vérgez Alzaga, presidente. Le delegazioni di Huancavelica, di Andalo e di Gallio saranno ricevute in udienza da Papa Francesco per la presentazione ufficiale dei doni.

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