Sono poco più di mille i posti letti disponibili a Roma per i senzatetto, altri 335 sono stati da poco messi a bando. Un decimo rispetto a quanto la Capitale avrebbe bisogno, considerato che gli homeless sarebbero, secondo una statistica piuttosto attendibile, della Caritas.
Il bando del Comune prevede: 85 posti H24, 150 posti H15, 100 posti H9. Altri posti saranno messi a disposizione dai municipi, anche se su questo ancora non ci sono dettagli.
Le associazioni che si occupano assistenza ai più poveri dicono che oramai siamo in una situazione di emergenza continua. Paola Danese fa notare che “la situazione potrebbe pure peggiorare nelle prossime settimane. Con l’abolizione del permesso umanitario, nel dl sicurezza, si rischia di avere migliaia di persone in strada in tutta Italia per la loro espulsione dal circuito degli Sprar, il programma dei comuni per i richiedenti asilo”.
Tra l’altro le associazioni sono in affanno dal punto di vista economico. Alla Ragioneria del Comune di Roma aspetto di essere pagate circa 400 determine per organizzazioni che appunto hanno messo in campo progetti per i senzatetto.
La Caritas dice che la criticità più evidente è l’assenza di politiche che sappiano mettere al centro i differenti bisogni delle persone in povertà estrema, prevedendo, oltre interventi per i bisogni alloggiativi, anche azioni in ambito lavorativo, formativo, di riqualificazione professionale, di tutoraggio nella relazione con le istituzioni, di mediazione territoriale e di educativa di strada.
“Una proposta urgente perché riguarda persone che cercano di rimanere “in piedi”, afferma don Benoni Ambarus, direttore della Caritas di Roma, al limite della dignità umana, in baracche, anfratti, sottopassaggi, sui marciapiedi, nelle piazze, nei parchi pubblici o che si trovano “bloccate” nelle strutture di accoglienza della città per la mancanza di risposte adeguate ai complessi percorsi di vita che le hanno condotte all’emarginazione.
Ieri la Caritas di Roma ha organizzato un pranzo nella Cittadella Santa Giacinta, a cucinare cinque tra i maggiori chef stellati della penisola.