Allarme sfratti a Roma, servono almeno 10 mila case popolari

L’Unione Inquilini: nelle graduatorie per gli alloggi comunali 14 mila famiglie. Il prefetto di Roma ricorda che sono da attuare almeno 27 sgomberi

E’ un po’ un cane che si morde la coda. Chi sgomberato dalle occupazioni riesce a trovare alla fine una casa popolare, ma è chiaro che così diminuiscono i posti per coloro che sono in graduatoria. A Roma, ci sono almeno 14 mila famiglie in graduatoria, il che comporta la necessità di almeno 10 mila alloggi pubblici. Una vera emergenza per la Capitale. Il bocco degli sfratti del 2022 non c’è più, e ora si apre un abisso. A questo vanno aggiunti gli accampamenti abusivi, come quello a via Pretoriano accanto alle Mura Aureliane

Ancora nulla di fatto dal tavolo casa del Comune 

Silvia Paoluzzi dell’Unione Inquilini, interviene sulle occupazioni, vedi i casi di Valle Fiorita o di via del Policlinico. “Siamo soddisfatti del metodo con il quale si garantisce  il passaggio di casa in casa per gli sgomberi che ci auguriamo sia applicato anche per le famiglie sotto sfratto – dice – A Roma purtroppo non parte il Piano casa, che avrebbe dovuto implementare il patrimonio di alloggi pubblici disponibili, annunciato da mesi per riuscire a far scorrere la graduatoria che oggi conta 14 mila famiglie”. Gli sfratti dunque saranno un problema anche per il 2023.

A Roma ancora 27 sgomberi 

Un paio di giorni fa, la cabina di regia” sugli sgomberi, “un appuntamento rituale in cui facciamo un confronto con il Comune di Roma sulle occupazioni abusive che ci sono sul territorio. Noi ci occupiamo in modo limitato delle occupazioni: basti pensare che nel piano sgomberi ci sono 27 immobili, si tratta di occupazioni massive cielo-terra, ma sappiamo che le occupazioni abusive a Roma sono diverse centinaia, situazioni che riguardano interi edifici ma anche alloggi singoli”. Lo ha detto il prefetto di Roma, Bruno Frattasi, aggiungendo che “a Roma numero occupazioni abusive dal 2017 a oggi è sensibilmente diminuito”. 

Frattasi: non è possibile tollerare le occupazioni

“Le occupazioni di immobili – ha sottolineato il prefetto – non possono essere un fenomeno tollerato, bisogna affrontarlo nel rispetto delle complesse esigenze delle persone che sono in difficoltà e che vanno tutelate”, sono un fenomeno complessissimo, con “aspetti di giustizia sociale, di sicurezza urbana, sicurezza individuale e collettiva”, legati a alla presenza “spaccio, prostituzione e altre fenomeni criminali”. 

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