Allo Spallanzani si studia aria condizionata “anti-virus”

In pratica, l'aria condizionata "filtrerebbe" il virus

All’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma si sta sperimentando il condizionatore “anti-virus”. Lo ha detto al Corriere della Sera il direttore sanitario dell’Inmi Francesco Vaia.

“In attesa del caldo e della bella stagione, grazie a un’intuizione dell’assessore D’Amato, stiamo lavorando a un progetto che troverà applicazione con l’estate: vogliamo sperimentare nel nostro centro per l’Innovazione e smart hospital – il reparto noto oggi come Alto bio contenimento – se l’utilizzo dell’aria condizionata può aiutare a risolvere il problema e in che modo”, spiega Vaia.

In pratica, l’aria condizionata “filtrerebbe” il virus. “Potrebbe – spiega il direttore sanitario dello Spallanzani. “La risposta arriverà dallo studio che portiamo avanti con Regione e università La Sapienza. Vogliamo capire se gli impianti di climatizzazione possono aiutare, funzionando secondo criteri specifici, a salvaguardare la salute in luoghi pubblici, di lavoro e case”

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