All’Orto Botanico arriva la primavera, aspettando i ciliegi

A Roma il clima mite ha già fatto germogliare molto specie. A metà aprile l’Hanami, la fioritura dei ciliegi al giardino giapponese

L’Orto Botanico
L’Orto Botanico

L’Orto Botanico di Roma in largo Cristina di Svezia sta per esplodere in un tripudio di colori. L’anticipo della primavera ha fatto fiorire già molti alberi, soprattutto prugni e magnolie, e ora si attende lo spettacolo dei ciliegi, atteso per inizio-metà aprirle.

Nelle giornate del 12, 13 e 14 aprile sarà possibile ammirare l’Hanami, ovvero la bellezza della fioritura dei ciliegi giapponesi, partecipare a visite guidate per gli adulti e ad attività didattiche e laboratori di origami per i bambini. 

Sono in programma, inoltre, cerimonie del tè, mostre di Kakejiku e Ikebana e conferenze sui ciliegi giapponesi, sull’Hanami e sul Giardino Giapponese da poco realizzato all’Orto Botanico di Napoli.  L’iniziativa è realizzata con la collaborazione di: Orto Botanico di Napoli, “Ikebana Ohara A.L.U. Study Group”, “Studio Arti Floreali”, “Centro Diffusione Origami”, ” e con il patrocinio della “Fondazione Italia Giappone”.

L’Orto Botanico rimane uno dei pochi punti verdi di Roma curati in modo sistematico. Le origini dell´Orto Botanico di Roma si possono far risalire al papato di Nicolò III (1277-1280) con l´istituzione di un pomerium o verziere, capostipite della lunga serie dei giardini vaticani all´interno dei quali si sviluppò l´Orto Botanico.Nel 1660 papa Alessandro VII si prodigò affinchè l´Università avesse il suo Orto Botanico, svincolato da quello del Vaticano e la sede fu stabilita in un´area alle spalle della Fontana Paolina al Gianicolo.

La sua sistemazione definitiva nell´attuale sede del giardino di Palazzo Corsini risale al 1883, quando la proprietà passò allo Stato, con l´impegno di realizzare la sede dell´Accademia dei Lincei nel palazzo e quella dell´Orto Botanico nel giardino.

L´Orto Botanico, che si sviluppa nell´area archeologica delle Terme di Settimio Severo e di suo figlio Geta, è caratterizzato da presenze architettoniche di notevole interesse storico-artistico ed ospita collezioni di specie vegetali, coltivate in serra e all´aperto, di elevata valenza (specie rare o a rischio di estinzione) e alberi monumentali.

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