Ama: si indaga su tangenti per cimiteri

Coinvolti 4 tra dirigenti e funzionari dell'azienda, insieme a 10 imprenditori romani. Corruzione, truffa, falso e abuso di ufficio, le ipotesi di reato

La sede di Ama

Due dirigenti e due funzionari di Ama, insieme a dieci imprenditori della Capitale, sono indagati per corruzione, truffa, falso e abuso di ufficio. Queste le ipotesi di reato dei magistrati. Ieri, nella sede della municipalizzata ci sono state anche delle perquisizioni da parte della Guardia di Finanza. Secondo quanto scrive oggi il dorso locale del Corriere dal decreto di perquisizione emergerebbe che “il dirigente del servizio di gestione del patrimonio Ama, Dario Bonanni, il responsabile dei cimiteri capitolini, Fabrizio Grilli, e i due funzionari, Roberto Palumbo e Roberto Panei, avrebbero favorito alcune ditte private nell’esecuzione di una serie di lavori a partire dal 2016 fino ad oggi”.

Gli appalti a cui fanno riferimento le carte riguarderebbero il funzionamento di alcuni servizi cimiteriali fra il Verano, Prima Porta e il Laurentino. E la ricerca si starebbe concentrano proprio sulle «procedura per l’affidamento dei lavori per la manutenzione ordinaria, chiusura loculi, scavo fosse e conduzione degli impianti nei cimiteri capitolini».

Secondo il Corsera sono oggetto di indagine anche la procedura per l’aggiudicazione di alcuni lavori di “manutenzione ordinaria edile delle strutture aziendali Ama” e gli appalti per la realizzazione di un centro di raccolta dei rifiuti. In tutto questo c’è spazio anche per alcune ipotesi di truffa.

Per l’avvocato Mario Murano della Suprema Appalti si tratta di un “equivoco che verrà interamente chiarito con il pubblico ministero”.

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