Anno giudiziario: aumenta sovraffollamento carceri nel Lazio

Il rapporto fra detenuti presenti e quelli previsti dalla capienza regolamentare è ulteriormente cresciuto da 117 a 124 e a livello di distretto, è superiore a quello nazionale (124 nel Lazio contro il valore di 118 del territorio nazionale)

(immagine repertorio)

Il fenomeno del sovraffollamento nelle carceri di Roma e del Lazio è di nuovo in aumento. E’ quanto emerge dai dati comunicati dal presidente delle Corte d’Appello della Capitale, Luciano Panzani, all’inaugurazione dell’anno giudiziario. “Analizzando i dati come risultano dalle elaborazioni nazionali del Dap, aggiornati al 31 dicembre 2018, infatti, risulta un peggioramento della situazione carceraria nel distretto, rispetto al periodo precedente – afferma Panzani -. Il rapporto fra detenuti presenti e quelli previsti dalla capienza regolamentare è ulteriormente cresciuto da 117 a 124 e a livello di distretto, è superiore a quello nazionale (124 nel Lazio contro il valore di 118 del territorio nazionale).

In dieci su 14 istituti penitenziari del distretto il rapporto è superiore a 112 ed è in peggioramento rispetto al periodo precedente. Rispetto agli anni precedenti continuano ad aumentare i detenuti presenti, da 5.744 (dato del 30/11/2015) agli attuali 6.534 (+14% in quattro anni), con conseguente peggioramento della capienza regolamentare, da 109,2 a 124,3.

Rilevante ed in linea con gli anni precedenti la quota di detenuti stranieri”. Negli istituti laziali i detenuti stranieri “erano 2.624 (definitivi e non), e cioè pari a circa il 40% del totale, ed in diversi istituti, rappresentano la maggioranza dei detenuti presenti (Regina Coeli, Civitavecchia NC, Rieti e Viterbo)”, conclude il presidente della Corte d’Appello

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