Apre oggi, in tempo per il Black Friday, in via Laurentina 865, il centro commerciale Maximo. Un’opera in bilico fino all’ultimo minuto, a causa di uno scontro con il Campidoglio sulla realizzazione delle opere pubbliche, che si è conclusa a favore della Parsec 6 grazie a una pronuncia del Tar.
Maximo ospita 160 negozi fra i quali un superstore, brand di richiamo internazionale tra i quali Primark, “il primo in Italia a sud di Firenze”, ha sottolineato nel corso dell’inaugurazione in videoconferenza Joachim Sandberg, head of Italy di Cushman & Wakefield. Rispetto all’impatto socio-economico, la proprietà sottolinea che ci sono state 1500 assunzioni dirette.
Tante insegne al debutto del Maximo shopping center, tra i più grandi centri commerciali d’Italia. In un’area complessiva di 65mila metri quadrati, 160 negozi, 40 tra bar, ristoranti, e chioschi, un innovativo food garden, 12 grandi e medie strutture specializzate, oltre 40 tra bar, chioschi e ristoranti, un cinema con 7 sale di ultima generazione, una palestra, un family entertainment center di nuova concezione, un poliambulatorio e una clinica veterinaria, un parcheggio di 100mila mq su tre piani con oltre 3.000 posti auto.
“Questa apertura avviene grazie a una tempestiva ordinanza del Tar che ha bloccato di fatto la mozione 81/2020 votata all’unanimità dall’Assemblea capitolina e che chiedeva di posticipare l’apertura del centro commerciale dopo aver messo al sicuro le opere pubbliche per i cittadini previste in convenzione”. Lo ricorda in una nota il capogruppo del Partito democratico in Campidoglio, Giulio Pelonzi.
“In risposta alla sentenza del Tar – prosegue – l’Assemblea capitolina ha votato una nuova mozione sempre all’unanimità che indica il percorso da seguire per dare tempi certi alla realizzazione delle opere pubbliche previste in convenzione e aggiungere nuove opere con fondi in più da destinare al quartiere laurentino. A oggi vediamo realizzare solo opere utili all’apertura del centro commerciale. Vogliamo sia chiaro a tutti gli attori in campo sia istituzionali che privati che se nelle prossime ore, le società proponenti non inizieranno a realizzare le opere in convenzione e aggiuntive per il quartiere, dedicheremo ogni ora del nostro tempo per fermare quella che diverrebbe una bieca speculazione ai danni della città”.