Architettura: a Spam l’Eur del futuro, da oggi al 2070

Festival chiude con focus su tre progetti

Ecco l’Eur del futuro, da qui al 2070. Nascono da Spam, il festival dell’architettura della capitale promosso dall’Ordine degli architetti che si chiude oggi, i progetti che potrebbero cambiare il volto dello storico quartiere romano. Elaborati nel corso dei workshop e presentati oggi i progetti , avviati in partnership con Eur spa, hanno visto 25 giovani professionisti impegnati nella produzione delle loro “visioni” per il quartiere piu’ futuristico della Capitale. Articolati in tre filoni principali (climate change, spazio pubblico, luce e scenografia urbana), i laboratori hanno prodotto altrettante progettualita’: “Da questi lavori – spiega Alberto Sasso, Presidente di Eur SpA – scaturiranno tre progetti pilota da realizzare operativamente all’Eur”.

“I tre gruppi si sono dovuti confrontare su temi importanti che fanno una città vivibile: sono scaturite suggestioni davvero molto utili e si è saputo analizzare le debolezze e criticità, suggerendo idee strategiche per trasformarle in potenzialità in una visione proiettata fino al 2070. Da questi lavori scaturiranno tre progetti pilota da realizzare operativamente all’EUR. Questa esperienza – aggiunge Sasso – ha visto coinvolti per sette giorni 25 giovani, immersi in uno dei quartieri più suggestivi della Capitale che ben si presta alla visione della ‘città del futuro’, monumentale, verdeggiante, resiliente, inclusiva e a dimensione umana; l’EUR come moderno eco-quartiere, l’EUR come città per le persone”.

E cosi’ dal workshop “Luci e scenografia urbana”, coordinato da Vincenzo Latina, i grandi spazi dell’Eur e gli edifici razionalisti vengono messi in risalto e “ricomposti” attraverso una visione unica di luci e istallazioni, impalcati e pedane, per ridare “attraverso la spettacolarita’, unitarieta’ allo spazio pubblico”. Dalle luci al verde pubblico, con il laboratorio “Citta’ resiliente e Climate change”, coordinato da Michelangelo Pugliese ed Elena Farne’, si fa largo l’idea dell'”Eur citta’ parco”, un progetto che vede la progressiva intensificazione del verde urbano e la riduzione calibrata degli spazi dedicati alla mobilita’ automobilistica e all’asfalto.

Partendo dal presupposto di una via Cristoforo Colombo “arteria strutturale ma divisiva del quartiere”, con il workshop “Spazio urbano e spazio pubblico” coordinato da Orazio Carpenzano, si e’ cercato di reinterpretare l’assetto dando rilievo ai portici come spazio di vita sociale, verdeggianti e confortevoli, ricucendo i due lembi del quartiere e ordinando una nuova mobilita’ ciclo-pedonale come un’infrastruttura alberata, connessa, senza soluzione di continuita’, al mare di Roma.

“E’ il nostro contributo per immaginare e iniziare a costruire un pensiero per la citta’ di domani”, spiega Roberto Grio, consigliere dell’Ordine degli Architetti di Roma e ideatore di SPAM, soddisfatto dalla seconda edizione del festival “Innanzitutto perche’ lo abbiamo fatto – spiega – e in questo momento difficile non era affatto scontato. Dare un segnale di continuita’, proposte e voglia di andare avanti e’ il messaggio piu’ importante che noi architetti possiamo dare in questo periodo di emergenza”.

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