Scarcerati Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova, e Luigi Aronica, ex Nar: i due esponenti della destra romana sono da oggi agli arresti domiciliari, dopo esser finiti in cella a seguito dell’assalto alla sede della Cgil in Corso Italia a Roma. Lo ha deciso il tribunale di Roma che il 29 aprile scorso aveva già adottato lo stesso provvedimento per l’altro storico esponente romano di Fn, Roberto Fiore. Tutti e tre restano imputati nel processo per i fatti avvenuti il 9 ottobre ottobre scorso, quando nel corso di un corteo no vax un gruppo di manifestanti guidati da esponenti dell’estrema destra da via del Corso si è diretto in Corso d’Italia, ha sfondato l’ingresso della sede centrale del sindacato e danneggiato gli interni.
Durante l’assalto le forze dell’ordine fermarono in tutto 12 persone, di cui sei in flagranza di reato. A seguito anche di altre tensioni e colluttazioni durante quelle proteste, in parlamento si tennero diverse interrogazioni rivolte alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, e si accese il dibattito sulla necessità di vietare le organizzazione di matrice fascista. A marzo scorso si è aperto il processo che vede otto persone imputate e si tiene davanti alla prima sezione penale del tribunale di Roma. Gli imputati sono accusati, a vario titolo e a seconda delle posizioni, di devastazione aggravata in concorso, di resistenza a pubblico ufficiale pluriaggravata: a Castellino, Fiore e Aronica viene contestato anche il reato di istigazione a delinquere.