Si e’ aperto oggi davanti alla prima sezione del tribunale della Capitale il processo per l’assalto alla sede della Cgil in Corso d’Italia, centro di Roma, avvenuto nel corso della manifestazione No-Vax e No-Green pass dello scorso 9 ottobre.
A giudizio, tra gli altri, ci sono Roberto Fiore e Giuliano Castellino, rispettivamente leader nazionale e capo romano di Forza Nuova.
Nell’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dalla pm Gianfederica Dito che hanno chiesto e ottenuto il giudizio immediato, vengono contestati, a vario titolo, i reati di devastazione aggravata in concorso, quello, sempre in concorso, di resistenza a pubblico ufficiale pluriaggravata e per Castellino, Fiore e per l’ex Nar Luigi Aronica anche il reato di istigazione a delinquere.
Cinque degli imputati hanno invece optato per il giudizio abbreviato fissato per il 21 marzo davanti al gup: tra questi c’e’ anche Fabio Corradetti, figlio della compagna di Castellino, leader romano del movimento di estrema destra.
L’Anpi e la Cgil chiederanno di costituirsi come parte civile nel processo in corso.
Nel corso dell’udienza odierna l’imputato Massimiliano Petri ha chiesto e ottenuto di essere giudicato con il rito abbreviato come avevano gia’ richiesto 5 imputati – l’udienza davanti davanti gup e’ fissata al 21 marzo prossimo – tra questi c’e’ anche Fabio Corradetti, figlio della compagna di Castellino, leader romano del movimento di estrema destra.
Secondo quanto si apprende, tra i testimoni che compaiono nelle liste depositate dalle parti anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, il parlamentare Vittorio Sgarbi, e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. Domani intanto l’avvocato Carlo Taormina, difensore di Fiore, depositera’ al Riesame un documento nel quale viene attestato che sono stati raccolti 12mila euro a titolo di risarcimento per i danni causati nel blitz di ottobre scorso.
La prossima udienza e’ stata fissata al 28 marzo.