L’Ema “conferma che il bilancio rischi/benefici rimane positivo” per il vaccino AstraZeneca. Così l’Agenzia europea del farmaco (Ema) in una nota. “I benefici del vaccino continuano a superare i rischi per le persone che lo ricevono. Il vaccino è efficace nella prevenzione del Covid-19 e nella riduzione dei ricoveri e dei decessi”, sottolinea l’agenzia.
L’Autority europea tuttavia al momento non raccomanda alcuna limitazione alle inoculazioni per specifiche categorie o fasce d’età in quanto non ci sono dati ed evidenze sufficienti per farlo a livello europeo. La decisione spetta alle autorità nazionali.
Il comitato di sicurezza dell’Ema imporra’ comunque ad AstraZeneca” robusti studi per capire di piu’ sugli effetti di rischio” del suo vaccino. Lo ha detto responsabile della task force sull’analisi dei dati dell’Ema, Peter Arlett, parlando in conferenza stampa. La compagnia anglo-svedese dovra’ fare “studi di laboratorio per cercare di comprendere meglio l’effetto dei vaccini sulla coagulazione, esaminare i dati esistenti di studi clinici ravvicinati per valutare si vi siano ulteriori informazioni sui possibili rischi e condurre anche studi epidemiologici”, ha sottolineato Arlett.
Si tratta della terzo rapporto su AstraZeneca del Prac, il Comitato sulla sicurezza dei farmaci composto dai rappresentanti dei governi Ue, delle autorità nazionali e da personale Ema. In precedenza i tecnici non avevano escluso un legame tra le trombosi e il vaccino anglo-svedese, ma avevano spiegato che non vi erano prove di un link diretto.
Ora invece l’Agenzia Ue parla di “probabile” legame e indica che l’incidenza statistica di trombosi in persone vaccinate con AstraZeneca è superiore a quella della popolazione generale. I casi, tuttavia, restano estremamente rari. Si tratta di 62 eventi di trombosi celebrale e 24 di altro genere su 25 milioni di vaccinati tra Unione europea e Regno Unito.