Quattro posti di cui due utilizzabili, ovvero quelli alle estremità delle ‘panchine’ poste all’interno delle metropolitane di Roma. È stata questa la misura adottata da Atac per cercare di contrastare l’avvicinamento sociale sui mezzi pubblici in era covid. Un avvicinamento inevitabile in piedi, soprattutto in alcuni momenti della giornata, cui corrispondeva la sicurezza dei posti a sedere, ampiamente distanziati l’un l’altro.
Ma da un po’ di tempo questi marker segnaposto sono spariti, come annotano con sorpresa vari utenti che hanno rimesso piede all’interno degli scompartimenti della Metro A e come è documentato dalla foto di Radiocolonna. L’emergenza covid non è conclusa ma l’assetto sui treni della metropolitana – a parte qualche indicazione scritta – è tornato alla normalità. Perché? Radiocolonna l’ha chiesto ad Atac, che ha fornito una risposta chiara sulla vicenda.
“I marker segnaposto sono stati tolti in tutta Italia dopo che governo e regioni hanno emanato le nuove linee guida sui trasporti, proprio prima della riapertura della scuola – spiega Atac – noi abbiamo iniziato una progressiva rimozione da un paio di settimane”.
Nonostante questo, si può osservare un comportamento curioso da parte dell’utenza. Mentre molti si siedono nelle file da quattro senza inibizioni, molte file restano tutt’ora distanziate, con tanti passeggeri che preferiscono restare in piedi piuttosto che avvicinarsi troppo ad altri utenti.