Atac, aumentano i ricavi dei biglietti ma calano i bus in circolazione

La doppia faccia del trasporto capitolino: maggio mese difficile per bus e tram

Il trasporto di Roma non fa in tempo a presentare dei dati positivi che ne subentrano altri negativi. Come comunicato ufficialmente da Atac, nei primi cinque mesi del 2018 la vendita dei titoli di viaggio ha segnato un +1,1% rispetto agli stessi mesi del 2017. Un aumento contenuto, modesto, ma pur sempre un segno ‘più’.

A registrare un boom sono stati invece i biglietti ‘turistici’, quelli da 24, 48, 72 ore e settimanali che vengono comprati quasi solo da chi viene a visitare la città. Bene anche gli abbonamenti annuali che hanno registrato un incremento di oltre il 3%.

Non solo. L’azienda ha annunciato anche l’assunzione di oltre 600 autisti per sostituire i circa 300 pensionamenti, il tutto anche per far fronte all’arrivo nel parco auto di Atac di 700 vetture nei prossimi 4 anni.

Ma a questi dati si contrappongono quelli della strada, con i mezzi a disposizione dei cittadini che subiscono da mesi decrementi preoccupanti.

Come riferito da Mercurio Viaggiatore, proprio a maggio 2018 – riferimento temporale della buona novella di Atac – è andata male su tutti i fronti: bus, filobus, tram e Roma Tpl. Vengono presi in considerazione i mezzi che sono circolati con flessioni e riduzioni sensibili rispetto a settembre. Maglia nera i tram, 119 a settembre 2017 e 83 il mese scorso, -30%. Seguono, a ruota, i filobus (-24%) e i bus di Roma Tpl e Atac, quest’ultimi solo 1513 in totale.

Dati preoccupanti che dimostrano come la vera partita si giochi sulle strade di Roma e sulla fiducia di un’utenza che appare disillusa e stanca. Con un concordato in corso e un referendum alle porte.

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