Atac, il giorno da incubo sulla Metro A apre l’assemblea dei creditori

Un pacco sospetto blocca la linea. Da oggi fino ai prossimi 20 giorni, i creditori diranno la loro sul futuro di Atac

È stato un pomeriggio da incubo quello vissuto ieri dai tanti utenti della Metro A di Roma. Ieri pomeriggio, infatti, la metro rossa della Capitale ha fatto registrare uno stop di quasi due ore nella tratta compresa tra Anagnina e Colli Albani. La causa? Uno zaino lasciato a Cinecittà che ha reso necessario l’arrivo degli artificieri. Poi il cessato allarme: era di un passeggero che lo aveva dimenticato all’interno della metropolitana. Durante i controlli, l’intera linea ha subito le conseguenze dell’imprevisto con ritardi, rallentamenti un po’ ovunque e una navetta sostitutiva attiva fino alle 17,00. Disagi che si sono concentrati in un giorno feriale nel bel mezzo dello shopping natalizio.

Un disguido che si somma alla chiusura totale della stazione di Repubblica e di quella – parziale – Spagna, attiva solo in uscita, con i passeggeri costretti a imbarcarsi a Flaminio o a Barberini. Barberini che nel tardo pomeriggio ha anche subito una chiusura totale che è durata fino all’ora di cena.

Gli utenti fermi alla stazione Barberini

 

Ma stavolta i problemi sono coincisi con un momento cruciale per la sopravvivenza di Atac.

Oggi, infatti, si riunirà quell’assemblea dei creditori della municipalizzata che dovrà decidere se accettare il piano concordatario di Atac. Un appuntamento che durerà fino all’8 gennaio e che coinvolgerà fino a 1200 creditori chirografari chiamati a esprimersi sul piano di rientro che ha ricevuto il via libera dal Tribunale fallimentare.

Quello di ieri non un bel biglietto da visita di 20 giorni di fuoco.

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