Meno evasori, più biglietti ma anche tanti autobus in meno rispetto al passato. È l’altra faccia della medaglia degli annunci di Virginia Raggi sullo stato di salute dell’Atac. A svelarli è il blogger Mercurio Viaggiatore spulciando nelle pieghe dei bilanci ufficiali della municipalizzata romana relative al servizio in superficie del 2016 e del 2017.
I numeri parlano di un calo di oltre 200 autobus tra il 2016 e il 2017, passati dalle 1.617 unità di fine 2016 alle 1.409 dell’anno scorso.
Dati che non sembrerebbero trovare conforto in quelli attuali – provvisori – del 2018, con il servizio medio del primo semestre di quest’anno che segna un – 3,5% rispetto al 2017 e un livello medio di servizio all’82,5% rispetto al programmato:
Un meno – 17,5% che si avvicina, ma solo per analogia numerica, ai 17 milioni e 560 mila euro di soldi annunciati dalla Raggi da destinare al trasporto pubblico della Capitale. Proprio grazie ai dati positivi registrati nella vendita dei biglietti e nella lotta all’evasione.
Il 29 settembre la sindaca Virginia Raggi ha scritto un lungo post su Facebook in cui ha spiegato che “nel mese di agosto i ricavi dei titoli di viaggio sono aumentati ancora, più precisamente del 5,6% rispetto allo scorso anno e del 4% rispetto agli obiettivi di budget dell’azienda. Parliamo di circa 17 milioni e 560 mila euro in più, risorse destinate a migliorare il trasporto pubblico locale.”
“I ricavi da bigliettazione sono aumentati essenzialmente per due motivi – confida Mercurio a Radiocolonna – l’estate scorsa il servizio era pessimo, con la Metro A chiusa a metà e il servizio di superficie dimezzato. Quest’anno è andata meglio e la differenza pare l’abbiano fatta i turisti.”
Un entusiasmo che probabilmente non tiene conto della moria di mezzi di superficie che sta colpendo da tempo la Capitale. E l’arrivo in leasing di una sessantina di vetture in più nel 2017 rispetto all’anno precedente appare come il gol della bandiera in una partita dove già si sta perdendo tre a zero.
