Bardonecchia sotto il fango: il Piemonte chiede lo stato di emergenza – FOTOGALLERY

“Per fortuna non ci sono state vittime, ma dai sopralluoghi di oggi emergono ingenti danni alle infrastrutture, agli edifici pubblici, in particolare alla caserma della Polizia di Stato resa completamente inagibile, su edifici privati e veicoli”, ha dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio

photo credit: Matteo Marnati

Una massa di fango, rocce e detriti si è abbattuta ieri sera a Bardonecchia a causa dell’esondazione di un torrente in piena. Non ci sono vittime e dispersi, un centinaio gli sfollati. All’origine di tutto dovrebbe esserci una frana che si è staccata in alta quota. È stato un temporale molto localizzato nella Valle del Frejus e ha generare la colata di fango che è stata soltanto in parte trattenuta dalle briglie selettive costruite nel corso degli anni,  ha affermato il direttore dell’Arpa Piemonte Secondo Barbero: “Questo evento è stato individuato solo dai dati radar e non è stato visto dalle stazioni metereologiche. Nelle prossime ore sono attesi altri temporali e per questo è stata diramata l’allerta gialla”, ha concluso Barbero.

Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ha annunciato di aver firmato la richiesta di stato di emergenza destinata alla presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, al ministro per la Protezione civile Nello Musumeci e al capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio. “Per fortuna non ci sono state vittime, ma dai sopralluoghi di oggi emergono ingenti danni alle infrastrutture, agli edifici pubblici, in particolare alla caserma della Polizia di Stato resa completamente inagibile, su edifici privati e veicoli”, ha concluso.

L’assessore alla Protezione Civile del Piemonte, Marco Gabusi, ha affermato che i camion stanno riempiendo e asportando il materiale che si era accumulato e nelle prossime ore sarà ripristinata l’acqua potabile. Speriamo entro stasera di riportare residenti e turisti nelle loro case, ha aggiunto. “E’ stata una bomba d’acqua improvvisa che ha fatto esplodere il fiume portando a terra decine di metricubi di fango. L’importante è che le persone siano state messe in salvo – ha continuato Gabusi -. Fortunatamente i dispersi erano soltanto le 5 persone non rintracciabili, che sono state ritrovate questa mattina. La Protezione Civile, attiva ieri sera per la festa patronale, ha dovuto invertire il proprio servizio per rispondere a questa emergenza. Ha tutto funzionato e i nostri uomini, quasi 200, sono qua insieme ai Vigili del Fuoco per continuare questo lavoro anche nei prossimi giorni”, ha concluso.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato: “Sono contenta di sapere che le cinque persone disperse a seguito dell’ondata di fango e detriti che ha colpito Bardonecchia siano state ritrovate. Ringrazio la Protezione civile, i Vigili del fuoco e quanti si sono mobilitati fin da subito nelle operazioni di ricerca e soccorso”. Meloni ha poi concliso: “A nome mio e del governo esprimo la massima vicinanza ai cittadini, al presidente della Regione Piemonte e al sindaco. Faremo tutto ciò che è necessario per dare il massimo aiuto e supporto”.

Da questa notte il personale della Viabilità della Città metropolitana di Torino sta lavorando, insieme con la Protezione civile e le forze dell’ordine, a Bardonecchia, per rimuovere il materiale che si è accumulato. “E’ stata chiusa la strada provinciale 216 del Melezet, in direzione Valle Stretta, dal km 0 al km 0+600, all’altezza della rotonda dove si trova la Polizia di Stato, inoltre una gran quantità di detriti impedisce l’attraversamento del ponte. Si teme che la chiusura della 216 si protrarrà per diversi giorni”, hanno continuato dalla Città Metropolitana.

Il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo ha affermato: “Siamo vicini alla Città di Bardonecchia, ai suoi cittadini, ai commercianti, ai turisti in un momento così difficile. Nella disgrazia, possiamo ringraziare che non ci siano vittime: ma è l’ennesimo segnale di quanto occorra essere sempre attenti sul territorio a fronte di eventi climatici estremi. Il personale della nostra Viabilità è in valle da questa notte e sta lavorando a pieno ritmo per rimuovere l’enorme quantità di detriti che si è riversata sulle strade e ripristinare al più presto la viabilità”, ha concluso

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