Sbaglia un tiro e il suo allenatore le dà un ceffone. Lo sconcertante episodio è accaduto ieri al PalaSojourner di Rieti sotto lo sguardo degli spettatori increduli. Il coach del Basket Roma Luciano Bongiorno tra il primo e il secondo tempo di una partita di serie B femminile di pallacanestro, ha inveito contro una sua giocatrice diciassettenne, “colpevole” di aver commesso un errore in campo, e poi le ha dato uno schiaffo alla nuca mentre rientrava in panchina.
Al momento dello schiaffo è piombato il silenzio sull’intero palazzetto. Bongiorno ha fornito una sua versione di quanto accaduto: “Conosco la ragazza dall’età di 6 anni, ora ne ha 17. Mi sono avvicinato a lei che aveva sbagliato un tiro semplicemente per spronarla, per dirle di non abbattersi. Chiedo scusa se dal linguaggio del corpo ho commesso errori, ma assolutamente non era mia intenzione colpire nessuno. Mi avvicino per spronarla e dare una pacca di conforto, le sfioro la coda dei capelli. Ma ripeto: non c’era alcun intento diverso. Sono insegnante alla scuola elementare e allenatore da 32 anni e mai accaduto nulla. Tutto è iniziato da due sostenitori di Roseto, che hanno iniziato a inveire, ma davvero non è accaduto nulla e mi dispiace se dal video che sta circolando si fanno commenti senza conoscere quanto realmente avvenuto”.
“Un episodio plateale nei confronti di una giovanissima ragazza di 17 anni e che non fa che confermare l’urgenza della battaglia sulla parita’ di genere nel mondo dello sport, ambiente ancora estremamente maschilista dove le dinamiche tossiche e violente vengono riprodotte spesso a riflettori spenti. A questo mi sono dedicata in Consiglio regionale con una proposta di legge gia’ licenziata in IX Commissione pari opportunita’ e che spero concluda presto il suo iter in commissione bilancio e poi in aula. Servono strumenti concreti per agire oltre che uno sforzo collettivo, di tutti i soggetti in campo, per costruire una cultura dello sport diversa, inclusiva e paritaria. Anche per questo mi unisco alla ferma condanna e denuncia lanciata dalle Associazioni Differenza Donna e Assist sull’accaduto chiedendo un tempestivo intervento da parte del Coni e della Federazione Pallacanestro nei confronti dell’uomo” cosi’ in una nota Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione Consiglio regionale del Lazio.
”È veramente molto grave ciò che è avvenuto durante una partita di Basket femminile di serie C, quando il coach di una squadra ha letteralmente preso a schiaffi, davanti a tutto lo stadio, una sua atleta diciassettenne che aveva sbagliato un tiro. Un episodio inaccettabile, che riproduce anche nello sport discriminazioni e violenza di genere. Mi unisco alla richiesta avanzata da Associazione Differenza Donna e Assist Associazione Atlete perché tanto il Coni quando la Federazione Pallacanestro prendano provvedimenti contro l’allenatore”. Così in una nota la consigliera regionale Marta Bonafoni, capogruppo della Lista Civica Zingaretti.
La madre dell’atleta coinvolta di fatto ‘perdona’ l’allenatore: “Mia figlia è molto tranquilla, e questo è quello che conta per me. Conosciamo Luciano da quando aveva 6 anni, età in cui ha iniziato l’attività di minibasket, abbiamo un ottimo rapporto e lui per mia figlia è come un secondo papà. Alla fine della partita con Luciano ci siamo confrontati su quanto accaduto convenendo che non sono gesti belli da vedere, e possono essere fraintesi da chi non conosce il rapporto che c’è tra di noi. Non è stato un ceffone ma una pacca sulla coda”, è quanto ha scritto la donna intenzionata ad interrompere quella che ha definito una tempesta mediatica.