Bloccato per due ore in metro, odissea di un disabile a Roma

Montascale 'guasto' riparte dopo chiamata a 118. Zannola (Pd), inaccettabile

L’attivista per la mobilità delle persone diversamente abili, e l’avvocato Dario Dongo ha denunciato dal suo Fb un episodio di incuria e violazione dei diritti in una stazione della Metro di Roma della quale è stato personalmente vittima. “#barriere #barrierearchitettoniche #atac #metro #Roma #vergogna! – denuncia in un post – Linea A stazione #Lepanto, #alzascale fuori uso. Si chiama il 118 per chiedere di venire portati al piano strada, poi all’improvviso dopo 15m l’alzascale si attiva… il miracolo di Lepanto?”, conclude con ironia.

Il caso viene segnalato e commentato dal consigliere comunale del Pd Giovanni Zannola: “Fa venire rabbia leggere quanto accaduto a Dario Dongo, bloccato per due ore in un montacarichi – denuncia Zannola -. La sua odissea è quella a cui sono costretti migliaia di disabili residenti nella capitale o che giungono nella nostra città quotidianamente. E’ inaccettabile che non funzionino gli ascensori per raggiungere le banchine delle metro o per risalire in superficie”. “I soldi per le manutenzioni delle metro (425 mln di euro) stanziati dall’ex ministro Delrio – continua Zannola – giacciono fermi e inutilizzati e i disabili sono costretti a vivere in quella che il signor Dongo ha definito una situazione di ‘apartheid’. Da cittadini di una capitale europea non possiamo accettare una situazione simile”.

“Serve un piano immediato di interventi per cancellare questa vergogna ‘capitale’ – sottolinea Zannola -. Sto predisponendo emendamenti che presenterò in fase di assestamento di bilancio per fare in modo che Roma Capitale stanzi ulteriori risorse per l’abbattimento delle barriere architettoniche e una ennesima mozione, sperando sia l’ultima, che attivi questa amministrazione coni fatti e non con i post a spendere le risorse presenti, inutilizzate da troppo tempo”, conclude.

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