Campi rom: Ass.21 luglio, superarli con inclusione

Stasolla contro le scelte del governo, con Di Maio che spinge per i ricollocamenti, e Salvini per le espulsioni. E su Torre Maura: ha vinto la destra xenofoba

“Purtroppo c’è un’ignoranza che regna sovrana. Superare i campi rom significa riconvertire i soldi per i campi in progetti d’inclusione, nessun ricollocamento come dice Di Maio, nessuna espulsione e nessuna ruspa come dice Salvini”. A dirlo è Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio, ai microfoni de ‘L’Italia s’è desta’,  su Radio Cusano Campus, commentando la decisione dei due vicepremier di chiudere tutti i campi rom entro fine legislatura.

Secondo Stasolla “i fondi europei ci sono, ma Roma al posto di superare i campi sta organizzando costosissimi rimpatri assistiti e trasferimento in centri di raccolta come quello di Torre Maura. I centri di raccolta non sono altro che campi rom in muratura, quindi la Raggi sta proseguendo sul solco della ghettizzazione voluto dall’ex sindaco Gianni Alemanno. Questi centri costano 2.500 euro al mese a famiglia, i soldi non vanno ai rom ma alle cooperative. Sarebbe interessante scoprire quale cooperativa gestisce il centro a Torre Maura e quali precedenti abbia in relazione a Mafia Capitale”.

In merito alle proteste a Torre Maura, Statola ha parlato di “un grande circo mediatico dove i cittadini di Torre Maura e i rom non sono stati ascoltati. Sono stato lì quei giorni e mi sono stupito del fatto che sia stato autorizzato per giorni un presidio davanti a un centro di accoglienza, questo potrebbe creare un precedente gravissimo. E’ una vittoria di gruppi xenofobi di estrema destra che potrebbero ora ripetere la stessa cosa in altre parti d’Italia. Una sorta di caccia allo zingaro è dietro le porte – ha concluso il presidente dell’Associazione 21 luglio – e soprattutto i politici dovrebbero stare molto attenti a moderare i toni. A Roma ci sono 6mila rom, un numero basso e facilmente assorbibile, ma tutto viene strumentalizzato e diventa circo mediatico. Le scelte del Campidoglio in questa occasione sono state fallimentari”.

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