Carabinieri: in pensione il generale Burgio, il saluto alla Legione Lazio

Per lui una lunga carriera costellata di importanti incarichi in alcune sedi operative più sensibili, in Italia e all'estero.

Saluto di commiato del generale dei carabinieri Burgio alla Legione Lazio

Il generale di Corpo d’Armata Carmelo Burgio, comandante interregionale carabinieri “Podgora” – da cui dipendono i comandi legione carabinieri del Lazio, delle Marche, della Sardegna, della Toscana e dell’Umbria -, si e’ recato in visita, questa mattina, alla Legione “Lazio” presso la storica sede, la caserma “Giacomo Acqua” di Piazza del Popolo a Roma. Burgio, ricevuto dal comandante della Legione, generale Antonio de Vita, ha incontrato i comandanti Provinciali di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, i Comandanti dei Reparti Speciali e Specializzati del Lazio, una rappresentanza dei Comandi dell’Arma presenti sul territorio regionale, i componenti del Comitato di Base di Rappresentanza e il personale dell’Arma in congedo. Nel corso dell’incontro, Burgio ha rivolto ai carabinieri del Lazio presenti il suo sentito e commosso saluto di commiato.

Il generale, infatti, si accinge a lasciare il servizio attivo, al termine di una lunga carriera costellata di importanti incarichi in alcune sedi operative piu’ sensibili, in Italia e all’estero. Burgio ha poi rivolto al generale de Vita e a tutti i carabinieri del Lazio il suo “sentito compiacimento” per l’impegno e la dedizione profusi nell’espletamento dei compiti d’istituto in un territorio particolarmente impegnativo e difficile, sottolineando il valore e l’apprezzato livello dei risultati raggiunti sia nell’attivita’ di prevenzione che in quella di contrasto alla criminalita’ comune e organizzata. Nel corso di una cerimonia sono state anche consegnate 32 medaglie Mauriziane ai militari insigniti nel Lazio. La Medaglia Mauriziana e’ stata istituita dal Re Carlo Alberto. I decorati possono entrare a far parte dell’Associazione Nazionale Decorati di Medaglia d’Oro Mauriziana, conosciuta con l’appellativo “Nastro Verde”, colore che la rappresenta e che e’ stato ereditato dall’ordine originario. Si tratta dell’onorificenza piu’ prestigiosa che viene attribuita alla carriera militare. La concessione, infatti, non solo e’ subordinata al trascorrere del tempo – dieci lustri di servizio – ma presuppone il fondamentale requisito della “meritevolezza”.

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