Carcere Latina, protesta dei detenuti: “Non torniamo in cella”

Fns Cisl: «128 su 78 posti, e mancano agenti»

Una ventina di detenuti nel carcere di Latina hanno protestato mettendo in allerta il sistema di Polizia penitenziaria e i rappresentanti provinciali delle forze dell’ordine.

Secondo una prima ricostruzione, la protesta sarebbe stata organizzata contro una sanzione disciplinare emessa a carico di un detenuto.

I detenuti che hanno attuato la protesta, tutti stranieri, si sarebbero rifiutati di rientrare nelle celle dopo l’ora d’aria e avrebbero inveito contro il direttore del carcere e la Polizia penitenziaria. La situazione e’ rientrata quasi immediatamente ma, per ragioni di sicurezza, sono intervenuti anche rappresentanti di polizia e carabinieri ed erano stati allertati agenti di altri istituti di pena per un eventuale intervento che non si e’ reso necessario.

“Da quanto appendiamo sono stati verbalmente aggrediti sia il direttore che il Comandante del carcere e anche tutti gli operatori presenti intervenuti sul posto informa la Fns Cisl – Pare che la situazione si ripeta da vari giorni, proprio ieri un detenuto era stato posto in partenza con urgenza. Il carcere attualmente è sotto organico: dovrebbero esserci 132 unità di polizia penitenziaria ma attualmente ve ne operano solo 111” e inoltre “risulta il più sovraffollato d’Italia: dovrebbero esserci 78 detenuti , invece ce ne sono 128”. Per la Fns Cisl Lazio a Latina “occorre più personale di polizia penitenziaria e, allo stesso tempo, occorre inasprire le pene detentive a detenuti che creano situazioni tali da pregiudicare la sicurezza sia del personale tutto e e di chi ci lavora quotidianamente ma occorre un immediato segnale verso quei detenuti resosi partecipi di tale criticità che gli stessi siano posti immediatamente in partenza”.

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