Un “quadro desolante” con “1.520 detenuti presenti su 1.075 posti disponibili e 480 operatori di Polizia penitenziaria in servizio, compresi i non addetti alle 36 sezioni detentive, i quali ammontano a sole 198 unita’. Tutto cio’ a dispetto di un fabbisogno quantificato dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 1.011 agenti”. E’ quello descritto dalla delegazione della Uilpa Polizia penitenziaria, durante il sopralluogo di stamane nel carcere romano Raffaele Cinotti di Rebibbia. “Il 42% di detenuti in piu’ e il 52% di operatori in meno rappresentano molto piu’ che una spia delle gravi problematiche che incidono negativamente sui livelli di sicurezza cosi’ come sulle condizioni di detenzione e della qualita’ dei servizi offerti all’utenza. Bassissimi livelli di sicurezza che sono determinati anche dall’assenza di opportuni equipaggiamenti che, di fatto, rende l’agente che opera nelle sezioni detentive inerme e pressoche’ impossibilitato a dare l’allarme in caso d’aggressione o di altri eventi comunque turbativi dell’ordine interno”, dichiara Gennarino De Fazio, segretario generale del sindacato, il quale sottolinea che “se Rebibbia regge ancora lo si deve alle capacita’, all’impegno e all’inventiva personale della direttrice, Rossella Santoro, e del suo staff, ma soprattutto all’abnegazione di quelle 480 unita’ di polizia penitenziaria che, anche rinunciando all’esercizio di diritti costituzionalmente tutelati, riescono in qualche modo a sopperire alle carenze dello Stato”.
Per il sindacalista, “servono palesemente immediati interventi del Governo e del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, secondo le rispettive competenze e responsabilita’, per deflazionare la densita’ detentiva e, soprattutto, potenziare gli organici della Polizia penitenziaria. Ma necessitano anche misure organizzative che impediscano che, a fronte dei predetti vuoti negli organici del carcere, si mantengano esuberi strabordanti negli uffici ministeriali e del Provveditorato regionale della Capitale”. Quindi il leader della Uilpa penitenziari torna a rivolgere un appello al ministro della Giustizia Carlo Nordio e a tutto il Governo, “affinche’ si adottino concrete iniziative di carattere emergenziale che mirino per un verso a immediate assunzioni straordinarie per potenziare il Corpo di polizia penitenziaria, mancante di ben 18mila unita’, e per un altro a riforme complessive che possano imprimere efficacia all’esecuzione penale e, in particolare, a quella inframuraria. Ma – conclude – chiediamo anche ai vertici del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e al sottosegretario al ministero della Giustizia delegato, Andrea Delmastro delle Vedove, di porre fine all’illegittimo e stratosferico esubero organico presso le sedi extracarcerarie”.