Carceri: detenuto 21enne si suicida a Regina Coeli, è il sesto dall’inizio dell’anno

Con questo suicidio, secondo il rapporto dell'associazione Antigone, il carcere romano raggiunge il triste primato per i casi di suicidio in Italia. Maglia nera anche per il sovraffollamento

Un altro detenuto si è tolto la vita nel carcere romano di Regina Coeli: diventano così sei i suicidi avvenuti in questi primi mesi del 2024 nella casa circondariale di Roma. Il fatto è avvenuti ieri, lo stesso giorno in cui è stato presentato il rapporto dell’associazione Antigone sulle condizioni delle carceri in Italia, tra il 2023 e i primi mesi del 2024. E così il carcere romano, che fino a ieri con cinque suicidi condivideva con altre tre case circondariali il triste primato, è finito in testa alla rilevazione. In tutta Italia tra il 2023 e i primi mesi del 2024 si sono verificati 100 suicidi in carcere. A Regina

A riferire del suicidio di oggi a Regina Coeli è stato il Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasìa. “Ero all’interno dell’istituto, in direzione, quando è arrivata la notizia: un uomo di trentasei anni, cinese, in carcere da poco più di un mese, si è impiccato alla terza branda del letto a castello nella solita settima sezione, quel porto di mare di arrestati, isolati, puniti, separati, dove l’anno scorso se ne sono ammazzati quattro – ha spiegato Anastasìa -. Non posso che ripetere le parole del presidente Mattarella: servono risposte urgenti, contro il sovraffollamento, per condizioni di vita umane e dignitose, l’unico modo per contrastare la piaga dei suicidi in carcere”. Si tratta del trentaduesimo suicidio di un detenuto in Italia dall’inizio dell’anno, il secondo nel Lazio.

Su base regionale il territorio che ha registrato il maggior numero di suicidi in carcere tra il 2023 e il 2024 è la Lombardia (12 casi), seguita dal Veneto (11 casi) e dalla Campania (10 casi). Il Lazio, in questo contesto, con 7 suicidi in carcere si è posizionato quinto insieme a Puglia, Piemonte ed Emilia Romagna. Tra le testimonianze riportate nell’indagine dell’associazione c’è quella di un 21enne romano che a luglio del 2023 è stato arrestato per furto e dopo due mesi di detenzione si è tolto la vita in carcere. “R.B. era un giovane ragazzo romano, di appena 21 anni – si legge nel rapporto di Antigone -. Pare che non riuscisse a trovare lavoro e che quindi vivesse per strada. A luglio 2023 viene arrestato per furto e condotto nel carcere di Regina Coeli. Aveva bolle, macchie e arrossamenti su tutto il corpo. Scabbia, era stata la diagnosi del centro sanitario. Il 21enne era finito in isolamento. Dopo neanche due mesi di detenzione, si è tolto la vita all’interno della sua cella”.

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