Carceri: incendio nel carcere di Regina Coeli a Roma, situazione critica

Problemi legati anche alla carenza di personale, come spiega il coordinatore regionale della Fp Cgil Pierluigi Acunzo, denunciando che gruppi di detenuti armati di bastoni sono arrivati quasi allo scontro

Ieri pomeriggio è scoppiato un incendio nel carcere romano di Regina Coeli, dopo che un detenuto psichiatrico ha dato fuoco a una cella. Secondo quanto riferito in una nota da Maurizio Somma, segretario per il Lazio del sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), “ieri, un detenuto psichiatrico ha dato fuoco alla cella: due poliziotti sono prontamente intervenuti per spegnere l’incendio, ma sono rimasti intossicati con il fumo e hanno dovuto portarli in ospedale”.

Il sindacalista sostiene che “il Sappe, in più occasioni ha chiesto pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità dei penitenziari laziali che evidentemente non sono più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, tra cui molti psichiatrici. Non a caso, buona parte dei gravi eventi critici violenti che accadono vedono protagonisti proprio questa tipologia di detenuti. Questo è inaccettabile. E siamo sconcertati dall’assenza di provvedimenti in merito contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze, determinando quasi un effetto emulazione per gli altri ristretti violenti. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno”.

Il carcere vive una situazione complessa dovuta anche alla carenza di personale, come spiega il coordinatore regionale della Fp Cgil Pierluigi Acunzo denunciando che gruppi di detenuti armati di bastoni sono arrivati quasi allo scontro, sembra per stabilire il dominio nei traffici illeciti all’interno della terza sezione della carcere.

“L’evento critico – spiega Acunzo – è stato favorito dalla scarsa presenza di personale di polizia penitenziaria in piena carenza organica, dall’assenza di impianti di videosorveglianza danneggiati in precedenza e dall’elevata presenza di detenuti. Solo il giorno precedente – continua la nota – sono stati appiccati roghi ed allagati i corridoi mentre a fine luglio un centinaio di detenuti si era rifiutato di fare rientro dai locali passeggi in segno di protesta per possibili conseguenze disciplinari in seguito a scontri fra reclusi. Grazie a negoziati da parte del Comandante l’evento critico è rientrato senza conseguenze”.

Quanto accaduto a Regina Coeli allunga comunque la lista delle realtà carcerarie italiane in piena tensione. Per questo chiude la nota sindacale “la Fp Cgil è a sostegno dei poliziotti penitenziari e intende organizzare un incontro con il Governo per l’insostenibile momento storico in cui versano i baschi blu. Nell’agenda delle priorità ricordiamo all’esecutivo la carenza degli organi e il sovraffollamento nelle carceri”.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014