Casamonica: Salvini, pezzi di città tornano alla legalità

La sindaca: "In passato è mancata la volontà politica e il coraggio. Oggi data storica"

Stamattina anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini è arrivato in via del Quadraro, mentre erano in corso le operazioni di sgombero e abbattimento di otto villette abusive occupate ad appartenenti del clan Casamonica.

“Piano piano stiamo riportando pezzi di città alla legalità. E’ un bel segnale per Roma, non è il primo e non sarà l’ultimo. Le regole tornano ad essere rispettate. Non sono entrato nelle villette per non intralciare il lavoro delle forze dell’ordine, ma da quello che si vede è emerso lo spazio abbondante occupato e lo sfarzo alle spalle degli altri. La pacchia è finita”, ha detto il vicepremier.

Intanto, la sindaca di Roma Virginia Raggi è arrivata alla sede del municipio VII, di Cinecittà, per una conferenza stampa sull’operazione condotta dalla dalla polizia locale di Roma.

All’incontro con i giornalisti partecipa anche il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, che su Facebook ha scritto: “Otto villette Casamonica abbattute in queste ore dall’amministrazione Raggi. Il buongiorno si vede dal mattino. Forza e che altre amministrazioni comunali prendano coraggio: la Commissione antimafia non farà mancare il suo pieno appoggio”. Lo scrive su Facebook il neo presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra.

La sindaca ha parlato di una “data storica”. In passato, secondo la sindaca, è mancato “probabilmente l’impulso dato dalla volontà politica”. Per questo, alla fine, nessuno aveva avuto il “coraggio di procedere” nonostante alcuni procedimenti, ha continuato, fossero “di fatto conclusi ma erano stati messi nel fondo di un cassetto e rimasti lì silenti”.

Ragg ha quindi raccontato come si sono svolte e continueranno le operazioni di abbattimento.   “Gli agenti stamane erano circa 600  – ha detto – e continueranno con questo contingente fino a fine operazioni. Stiamo affermando un principio di diritto in un territorio che era stato sottratto allo Stato, in cui il clan dei Casamonica si era sostituito allo Stato con la costituzione di una sorta di stato parallelo che terrorizzava i cittadini. I cittadini onesti devono sapere che le istituzioni sono al loro fianco”.

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