La scoperta di due case di riposo abusive a Velletri e Albano Laziale “porta alla luce una realta’ sommersa, quella delle cosiddette ‘villette’, residenze per anziani isolate dai centri abitati e dai servizi. Una realta’ cresciuta negli ultimi anni, soprattutto in provincia di Roma, a causa della scarsita’ di risorse destinate alle famiglie per le cure domiciliari di anziani e disabili non autosufficienti”. E’ quanto si legge in una nota della comunita’ di Sant’Egidio.
“Sconcerta e addolora – aggiunge la nota – che a subire maltrattamenti e umiliazioni di ogni genere siano state proprio persone fragili, esposte ai soprusi di chi avrebbe dovuto assisterli”. La Comunita’ di Sant’Egidio, “da anni vicina alla popolazione anziana, invita le autorita’ a una maggiore vigilanza e auspica che si diffondano presto modelli alternativi all’istituzionalizzazione per rispondere alla fragilita’ della terza e quarta eta’, come le convivenze, i cohousing e il programma ‘Viva gli Anziani’, portato avanti dalla Comunita’ di Sant’Egidio in diverse citta’ italiane per il monitoraggio attivo degli ultraottantenni e la costruzione di reti di prossimita’ attorno alle persone piu’ fragili e isolate”